Archiviato il pareggio contro il Bari, il Catania si prepara ad affrontare un’altra sfida molto affascinante e delicata: quella contro il Catanzaro. Nonostante i precedenti sorridano agli etnei, per la truppa di Baldini l’impegno casalingo di domenica pomeriggio (ore 17:30) sarà tutt’altro che agevole, visto che in questa sessione invernale di calciomercato il club giallorosso si è ulteriormente rafforzato con gli arrivi di Luis Maldonado, fresco ex di turno, Bjarkason, Biasci e soprattutto Pietro Iemmello, che si sommano ad una rosa già molto competitiva (composta tra gli altri da Carlini, Martinelli, Scognamillo, Welbeck, Bombagi, Vandeputte, Vazquez, e Cianci).
Considerati i nomi a disposizione, il 7° posto in classifica a quota 33 punti (a -12 dal Bari capolista) non può soddisfare la compagine del presidente Noto che lo scorso 29 Novembre ha sollevato dall’incarico Nicola Calabro sostituendolo con il cinquantaseienne Vincenzo Vivarini. Nelle sette gare finora disputate con l’ex tecnico del Bari, il Catanzaro ha utilizzato sempre il 3-5-2 come modulo di base, conquistando complessivamente 2 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte ma subendo l’eliminazione nella semifinale di Coppa Italia di categoria contro il Padova. La squadra calabrese ha raccolto solo due punti nelle ultime tre giornate, è seconda per età media, vanta la difesa meno perforata nel girone C ed è ancora alla ricerca di una precisa identità .
Infine dal punto di vista storico il sodalizio catanzarese, fondato nel 1929 ma rifondato prima nel 2006 e poi nel 2011, può vantare sette partecipazioni al campionato di Serie A (raggiungendo rispettivamente un 8º e 7º posto durante le stagioni ’80/81 ed ’81/82), il raggiungimento di una finale di Coppa Italia (’65/66) e la vittoria della Coppa Delle Alpi, ottenuta insieme ad altre sette squadre italiane tra le quali il Catania, nel 1960.
***CLICCA QUIÂ per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***