Un passo indietro rispetto alla coraggiosa prova di Bari con errori da matita blu. Si può commentare con queste poche righe la prestazione di ieri del Catania contro il Catanzaro, corsaro al “Massimino” con reti di Biasci (al primo sigillo in maglia giallorossa) e Vandeputte. Sul 2-0 in favore della squadra ospite i rossazzurri hanno manifestato una reazione e accorciato le distanze con Moro su rigore, arrivato a quota 20 marcature in campionato di cui la metà siglate dal dischetto degli undici metri. Alla fine gli etnei hanno pagato a caro prezzo errori sia difensivi che offensivi, come dimostra l’occasionissima fallita da Sipos a dieci minuti dal triplice fischio.
Nell’interpretare efficacemente la contesa il Catanzaro ha dato prova di essere un collettivo più cinico e maturo sia tatticamente che psicologicamente, con Baldini che al termine del match ha fatto ammenda degli errori esortando i suoi ad aumentare i livelli di concentrazione e avere più coraggio. Del resto, prima che il campionato riannodasse il filo dopo la lunga sosta, avevamo osservato l’importanza di recuperare una tenuta mentale adatta alla performance agonistica da compiere.
L’obiettivo sportivo minimo della permanenza in Serie C è alla portata di questa squadra nel percorso che si snoderà da qui all’ultima giornata di campionato con molti scontri diretti casalinghi da capitalizzare al fine di conquistare i punti necessari per salvarsi senza troppi patemi. Il febbraio rossazzurro sarà un autentico tour de force con ben sette partite in calendario e la data di giorno 11 cerchiata in rosso per la vendita all’asta del ramo d’azienda sportiva del defunto Calcio Catania S.p.A. La piazza auspica la svolta societaria dopo anni difficili mentre la squadra è chiamata a portare a termine la stagione centrando il traguardo della salvezza.
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