Catania falcidiato dalle assenze e con una gravissima situazione di disagio societario. Eppure la squadra non ha cambiato di una virgola il proprio atteggiamento e modo di stare in campo. Neanche al cospetto della capolista del girone C, un Bari che sta disputando un grande campionato, forte di una rosa assolutamente competitiva dotata di mille risorse. Sembrava quasi scontato l’esito dell’incontro giocato al “San Nicola”. Quasi, appunto. Perchè anche quest’anno le avversarie del Catania dovranno fare i conti con il cuore enorme dei ragazzi di Baldini. Nessun timore reverenziale, avanti con l’umiltà di sempre e la voglia matta di giocare tipica di un gruppo davvero affiatato e che conferma, una volta di più, senso d’appartenenza verso i colori rossazzurri.
Tanti tifosi dell’Elefante avrebbero probabilmente firmato per un pareggio a Bari. Alla fine il Catania ha strappato un punticino, a conclusione di una gara in cui avrebbe potuto persino incamerare i tre punti. Le statistiche del match fotografano un giusto pareggio, ma c’è del rammarico – al di là delle considerazioni del tecnico Mignani – per una vittoria che il Catania avrebbe potuto conseguire senza “rubare” alcunchè. Sul 2-3 gli etnei hanno mancato per ben due volte il colpo del ko con occasioni decisamente ghiotte per Moro e Biondi. Peccato, peccato davvero. Bravo il Bari a credere nella possibilità di rimettere la gara in equilibrio, ma bravissimo il Catania ad avere interpretato la partita con la giusta dose di personalità e cattiveria agonistica, uscendo a testa alta dal rettangolo verde seppur con le solute amnesie difensive.
Si è sentita la mancanza in difesa di un elemento esperto come Claiton mentre, in porta, le incertezze di Stancampiano (non è la prima volta) hanno avuto il loro peso nell’economia del match. Premesso che non riteniamo corretto ed equilibrato gettare la croce addosso al portiere palermitano, forse sarebbe il caso di rivedere qualcosa nelle gerarchie a difesa dei pali. Albertini non ha fatto per nulla rimpiangere il partente Calapai. In mezzo al campo il dinamismo di Greco lo conosciamo bene, il ragazzo continua a crescere e dimostra di possedere qualità e grinta da vendere, con ancora ampi margini di miglioramento. Moro è sempre glaciale dal dischetto, si sacrifica molto per la squadra. Biondi si sta calando bene nella parte, il neo acquisto Simonetti ha lasciato intravedere potenzialità interessanti.
Insomma, la trasferta barese ha fornito diverse indicazioni positive. Il punto, ottenuto contro un avversario di grande valore e che quasi certamente vincerà il campionato, fa morale e dà un’iniezione di fiducia importante al Catania in vista di un nuovo incontro molto impegnativo contro il Catanzaro, altra compagine piena di esperienza e qualità che mira al salto di categoria. Il 2022 è iniziato con gli stessi limiti difensivi del precedente anno, non smarrendo però la mentalità acquisita, l’approccio e la capacità di esprimere un gioco propositivo. Ma la strada è ancora lunga per Provenzano e compagni. Auspicando che venga consentito a questi ragazzi, autenticamente innamorati del pallone, di portare a termine il campionato.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***