Dal 23 luglio 2020 all’11 febbraio 2022. A distanza di 18 mesi dalla procedura competitiva vinta dalla SIGI il futuro del calcio a Catania passa nuovamente da un atto pubblico. L’oggetto in questione è la cessione del ramo caratteristico d’azienda calcistica del defunto Calcio Catania S.p.A. composto dai diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, struttura e organizzazione del settore giovanile del club, immobilizzazioni materiali, indumenti, rimanenze merci, targhe, coppe, trofei e due marchi sociali registrati (lo stemma societario e il logo 11700 depositato il 7 settembre 2020). I debiti sportivi alla data della dichiarazione d’insolvenza (22 dicembre 2021) ammontano a 2.852.000 euro.
Nella sostanza, nei contenuti e nelle condizioni economiche il bando emesso l’11 gennaio differisce completamente dalla procedura del luglio 2020, quando la Sport Investment Group Italia si aggiudicò il 95,4% delle azioni del Calcio Catania S.p.A. (possedute dalla UDA Finaria di Antonino Pulvirenti) assieme ai beni e alle attrezzature allocate presso il Village di Torre del Grifo. Adesso non c’è in ballo una società da acquisire ma un’azienda sportiva da rilevare all’asta fallimentare, non esiste più una matricola da salvare ma un titolo sportivo della città da mantenere e l’immobile ubicato nel Comune di Mascalucia non può essere oggetto di vendita alla luce della dichiarazione di fallimento.
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