L’attaccante brasiliano ex Catania Reginaldo,ora in forza al Picerno, ai microfoni di FanPage spiega di non avere alcuna intenzione di smettere con il calcio giocato e svela un aneddoto risalente ai tempi in cui militava in Serie A:
“Cosa mi spinge ad andare avanti? Finché il fisico mi permette di giocare e finché me la sento, lo farò. Non voglio rubare il posto a nessuno perché ci sono tanti ragazzi giovani che vogliono fare questo ma devono capire che questo è un lavoro, non è solo divertimento. Noi che giochiamo a calcio dobbiamo capire che siamo fortunati perché lavoriamo un’ora e mezza, un’ora e 45 al giorno, ma in quel momento devi dare il massimo, perché c’è la gente che si sveglia alle 6 del mattino e forse riescono a tornare a casa per la sera per stare con la famiglia. Il giorno dopo lo stesso. E sono contenti. Noi facciamo molto meno e quindi dobbiamo andare a mille. Questo è il mio modo di pensare e finché starò bene giocherò. Dopo vorrei fare qualcosa per stare un po’ di più con la mia famiglia e con i miei figli”.
Reginaldo ha sottolineato di essere stato vicino ad una big e poi è saltato tutto: “Sono stato vicino all’Inter perché mi ha fatto seguire José Mourinho per tre mesi. Il problema mio è che ho sempre vissuto le cose con la massima serenità, anche se mi dicevano che mi seguiva il Real Madrid io facevo sempre le stesse cose. Non rimpiango nulla di quello che ho fatto in Italia e che ancora farò, visto che ho ancora voglia di giocare”.
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