Abbiamo contattato il collega Domenico Brandonisio del ‘Nuovo Quotidiano di Puglia’ e ‘Tuttocalciopuglia.com’ per ricavare qualche informazione in più sul Bari, prossimo avversario del Catania in campionato, e conoscere il suo punto di vista sulla squadra rossazzurra quando si avvicina il fischio d’inizio di Bari-Catania, analizzando i principali temi dell’incontro:
Bari, il 2022 è l’anno giusto per l’atteso ritorno in Serie B?
“Non mi nascondo, è l’anno buono a patto che si ripetano le prestazioni già viste nella prima parte di campionato. Gli ultimi anni ci insegnano che forse la Serie C è un pelino più prevedibile rispetto alla B. E’ un campionato dove quando una squadra prende una determinata direzione è difficile poi che l’abbandoni. E’ successo con la Ternana l’anno scorso, con la Reggina prima ancora. Ma anche qualitativamente, per alternative ai titolari e qualità delle riserve, il Bari mi sembra la squadra più completa del girone. Solo un harakiri potrebbe togliere la B al Bari”.
Bari solitario in vetta, Catania dichiarato fallito e gestito momentaneamente dalla Curatela. Prevedi una gara a senso unico domenica?
“Non sarà a senso unico. Il Catania ha dimostrato che, al netto delle vicende societarie piuttosto complesse, è comunque una squadra che può provare ad inserirsi nel lotto dei playoff, poi il resto si vedrà. Anche il Bari è passato da un fallimento pilotato, riuscì poi a mantenersi a galla per qualche anno. Mi auguro che il Catania non scompaia del tutto. Il Bari chiaramente parte coi favori del pronostico, il Catania dovrà sicuramente avere un rendimento superiore al solito per provare a strappare almeno un punticino”.
Bari-Catania sarà anche la sfida tra due grandi bomber come Antenucci e Moro. Una tua riflessione sulle capacità realizzative di questi attaccanti.
“Antenucci rispetto alla seconda parte dello scorso campionato si è completamente ripreso riappacificandosi anche con la piazza che adesso è tornata a stravedere per lui. E’ un calciatore navigato, che sa come si fa. Lo sapeva fare in B, è riuscito a segnare in maniera non indifferente in Serie A per un certo periodo. Adesso sta confermando le sue doti anche in C. E’ il vero leader e trascinatore della squadra. Moro invece è il nuovo che avanza. Molto apprezzato. Sta segnando tanti gol, sta tenendo a galla il Catania ed è bello notare come già per lui possa spalancarsi un futuro importante. Vedremo se in una categoria superiore riuscirà a mantenere le tante aspettative riposte. Ne gioverebbe l’intero movimento calcistico italiano che, anche a certi livelli, fatica a proporre delle punte di un certo spessore”.
In che misura può incidere il mese di stop forzato in Serie C?
“Può incidere molto. La partenza in questo 2022 sarà importante per capire cos’altro potrà accadere in questo campionato e quali eventuali sorprese potrebbe riservarci. Non dico che può esserci un altro campionato ma qualche meccanismo può cambiare, i nuovi possono ambientarsi meglio. Può esserci qualche piccolo cambiamento”.
Ad oggi il Bari ha dimostrato di meritare ampiamente il primato in classifica. Riesci a trovare qualche punto debole nella squadra di Mignani?
“Al momento in effetti punti deboli particolari non ce ne sono stati. Ad un certo punto sembrava che il Bari avesse il mal di trasferta visto che contro Virtus Francavilla e Juve Stabia sono arrivati due ko esterni consecutivi, poi la squadra è riuscita a tirare fuori mentalità, tenacia e carattere anche lontano dal ‘San Nicola’. Come altri difetti cito il fatto che qualche volta avrebbe potuto chiudere prima determinate partite ma il responso del campo ha spesso e volentieri dato ragione alle intenzioni di Mignani. Il Bari non è una squadra eccessivamente offensiva, ma ragiona molto ed è concreta”.
Mignani e Baldini, il tuo pensiero relativo all’operato dei due tecnici sulle panchine di Bari e Catania.
“Mignani sta facendo molto bene, a Modena aveva disputato una buona stagione malgrado qualche critica da parte dell’ambiente modenese. A Bari, invece, finora ha raccolto consensi plebiscitari. Baldini ritengo che stia cercando di fare quel che può non tanto per la qualità del gruppo a disposizione ma soprattutto per il contesto in cui è costretto a lavorare”.
Quali indicazioni sulla formazione che Mignani potrebbe opporre al Catania?
“Immagino che non ci saranno grosse novità rispetto alla formazione scesa in campo contro il Potenza. Poi è chiaro, bisognerà valutare se ci saranno sorprese ed eventuali nuove positività al Covid. Vedremo cosa avrà Mignani da dire a proposito. La formazione al momento è un’incognita ma dovrebbe ricalcare a grandi linee quella delle precedenti uscite”.
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