L’appuntamento con il derby di Sicilia è sempre più vicino. Domenica alle pendici dell’Etna il confronto calcistico tra Catania e Palermo vedrà alla luce un nuovo capitolo. Nei giorni che precedono il “Clásico” del calcio siciliano ambedue le squadre stanno intensificando i ritmi della preparazione agli ordini delle rispettive guide tecniche Francesco Baldini e Giacomo Filippi. Due allenatori quasi coetanei, entrambi ex difensori di buon livello seppur con traiettorie di carriera differenti. A loro spetta l’arduo compito di tradurre in campo idee, schemi e motivazioni da infondere ai ventidue che scenderanno in campo.
Come da tradizione, le due squadre arrivano all’appuntamento con umori, classifica e percorsi differenti. Il Catania si trova nel limbo di metà graduatoria con 20 punti (-2 di penalizzazione) consistenti in uno score di 6 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte, di cui l’ultima a Latina domenica scorsa. La compagine etnea sta mettendo in vetrina il top scorer della Serie C italiana Luca Moro (autore di 16 reti) ed è in perfetta parità nel rapporto tra i gol fatti e quelli subiti (28:28). Indice di una squadra votata all’attacco, che paga regolarmente a caro prezzo una tenuta difensiva incostante. Nelle ultime quattro partite gli etnei sembrano aver rallentato il passo in termini di risultati, scontando duramente il rendimento sottotono di qualche elemento cardine e un passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2 – inteso come una diversa occupazione degli spazi in campo – da affinare.
Il Palermo, dal canto proprio, sta cercando di tenere testa all’andamento da primato del Bari. I rosanero rappresentano al momento la seconda forza del campionato con 32 punti per effetto di 9 successi, 5 pareggi e 3 sconfitte esterne. La squadra allenata da Filippi si lascia preferire in casa piuttosto che in trasferta, dove ha racimolato appena 9 punti vincendo sui campi di Vibonese e Andria e dividendo la posta in palio con Messina, Monterosi e Juve Stabia. Palermo che ha realizzato 25 reti subendone 13, il che rendono i rosa la terza difesa meno battuta del girone seppur il numero di gol incassati fuori casa (10) influisca pesantemente sul rendimento generale. Il tecnico Filippi, il quale sta utilizzando il 3-5-2 quale modulo ricorrente, può contare su una batteria d’attaccanti di buon livello composta da Matteo Brunori (7), Edoardo Soleri (5) e Giuseppe Fella (4), i quali hanno siglato in tre il totale dei gol realizzati da Moro.
Il confronto statistico mette in contrapposizione due squadre che esprimono idee di gioco in antitesi, i cui organici sono stati costruiti per competere su obiettivi differenti ma decise a tradurre sul campo corsa, sudore, sacrificio e abnegazione tattica necessarie ai fini del risultato.
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