In vista dell’87° Derby di Sicilia, confrontiamo statisticamente il cammino di Catania e Palermo. Sin qui la differenza più eclatante tra le due compagini risiede principalmente nel numero di punti conquistati e, consequenzialmente, nel diverso posizionamento di classifica: i “rosa” infatti sono attualmente secondi con 32 punti conquistati in 17 partite ed una media di 1,8 p.p., mentre il Catania si ritrova al 12° posto, in compagnia di Picerno e Latina, a quota 20 (22 raccolti sul campo) ed una media di quasi 1,2 p.p. (1,3 escludendo la penalizzazione).
Quel che sta risultando determinante in casa Palermo sono le prestazioni interne, con il “Renzo Barbera” che appare davvero una roccaforte inespugnabile, visto che le aquile possiedono il miglior rendimento casalingo dell’intero girone meridionale con 23 punti raccolti in 9 partite (media di 2,5 p.p.), frutto di 7 vittorie ed appena 2 pareggi (contro Catanzaro ed Avellino). Al contrario “l’Angelo Massimino” è stato terreno di conquista per Bari, Turris e Foggia mentre contro l’Avellino è arrivato il primo pareggio interno della stagione, dunque anche il percorso interno vede l’Elefante ottenere il 12° posto con 13 punti raccolti in 8 gare (media di 1,6 p.p.) grazie a 4 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte. In sostanziale equilibrio invece i risultati fuori casa dove rossazurri e rosanero possiedono il medesimo andamento con 9 punti raccolti rispettivamente in 9 ed 8 giornate.
Grande differenze si riscontrano invece nella Differenza Reti visto che i “cugini” sono ampiamente in attivo (+12) mentre gli etnei sono in perfetta parità. Da notare come il Palermo possieda un attacco temibile (25 centri) ma anche una difesa abbastanza ermetica (13 reti incassate), assieme al Monopoli la terza migliore del torneo. L’Elefante invece vanta il terzo miglior attacco (28 centri) ma registra la seconda peggior difesa (28 gol incassati), sintomo evidente di un gioco molto propositivo che però permette agli avversari di bucare con estrema facilità la porta rossazzurra.
In termini di prolificità ed ermeticità, le maggiori differenze tra le due realtà siciliane si riscontrano principalmente tra le mura amiche dove il sodalizio occidentale dell’isola mantiene la miglior difesa (3) ed il terzo miglior attacco (17), mentre invece il Catania, nel proprio stadio, pur avendo il 5° miglior attacco (15) possiede anche la seconda peggior difesa (13). Fuori casa invece prevale il club di Via Magenta evidenziando sia pregi (2° miglior attacco con 13 centri) che difetti (5° peggior difesa con 15 reti), mentre i rosa lontano dal proprio stadio non possiedono numeri straordinari (8 marcature realizzate e 10 subite). Da notare inoltre come la squadra di mister Filippi sia, in compagnia di Catanzaro e Monopoli, il team meno battuto per numero di partite con 8 clean sheet stagionali; al contrario la truppa di Baldini si ferma a quota 3.
Infine altre statistiche interessanti sono quelle tra i minuti finali ed iniziali dove Catania e Palermo sono in perfetta antitesi: rossazzurri molto attivi nei primi 10′ di gioco ed in grado molte volte di sbloccare per primi il risultato (7 gol fatti e 2 subiti) mentre i “rosa” si rilevano molto più guardinghi (3 gol fatti) prima di realizzare la zampata decisiva dall’80’ in poi (8 marcature realizzate e 2 incassate). L’Elefante invece molto spesso non è riuscito a mantenere la giusta tranquillità proprio negli ultimi 10 minuti vanificando nei finali di gara quanto prodotto in precedenza, sperperando una decina di punti fino a questo momento.
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