Il Tribunale di Catania, con sentenza n.2210/2021 emessa in data 13.05.2021, ha condannato Antonio Speziale in sede civile al risarcimento di oltre 15 milioni di euro, in solido con Daniele Micale (anch’egli coinvolto nei fatti del 2 febbraio 2007) in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’Interno. L’autorità giudiziaria ha imposto inoltre il pagamento di 25 mila euro in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di ulteriori 25 mila euro in favore del Ministero dell’Interno oltre che 47 mila euro degli accessori delle spese di lite verso il Ministero dell’Interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla refusione delle spese di lite e spese generali quantificati in 10 mila euro in favore di Marisa Grasso, vedova dell’Isp.Filippo Raciti. Speziale ed il suo legale, l’Avv.Giuseppe Lipera, hanno però deciso di presentare ricorso presso la Corte d’Appello ritenendo che “Speziale non ha nessuna responsabilità sulla morte del compianto Isp. Filippo Raciti”, che “non si è mai visto in Italia un incidente mortale quantificato in 30 miliardi di vecchie lire” e sia insussistente il danno patrimoniale e non patrimoniale. Nel sollecitare la rinnovazione del dibattito l’avvocato Lipera ha chiesto di “ammettere a prova” nove testimoni – tra medici legali, esperti del Ris e poliziotti – ponendo complessivamente 59 quesiti a cui rispondere in sede di eventuale udienza.
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