In Luca Moro il Catania ha trovato un’autentica “gallina dalle uova d’oro” in termini realizzativi. Il classe 2001 nativo di Monselice, alla sua prima esperienza tra i professionisti dopo essere transitato dai settori giovanili di Padova, Torino, Genoa e Spal, è emerso a suon di gol sulla scena calcistica nazionale attirando su di sè l’interesse di svariati club di categoria superiore.
Delle 16 reti sin qui realizzate in campionato indossando la casacca etnea ben 7 sono state siglate dal dischetto. La prima trasformazione è arrivata il 30 settembre in casa contro la Turris, seguita da altre due realizzazioni sui campi di Picerno (4 ottobre) e Virtus Francavilla (17 ottobre). Lo scorso 6 novembre a Campobasso il giovane centravanti padovano ha segnato due reti dagli undici metri, esito favorevole anche per i tiri da rigore calciati contro Taranto (21 novembre) e Potenza (27 novembre).
Oltre che impressionare per l’infallibilità sin qui dimostrata, si evidenzia come il marcatore principe della compagine etnea sia riuscito sempre nell’intento di piazzare il pallone sul lato opposto al movimento in tuffo compiuto del portiere avversario. A tal proposito, nel corso di una intervista rilasciata qualche giorno fa a La Gazzetta dello Sport, lo stesso Moro dichiarava: «All’inizio sceglievo un lato e tiravo forte, ma non è il mio genere. Adesso la piazzo all’ultimo e… ma non svelo troppo». Segno di una cura dei dettagli in allenamento, di una fiducia dei propri mezzi unita ad una sana incoscienza giovanile che stanno consentendo al talentuoso attaccante patavino di mettersi in evidenza.
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