A cura di Gianluca Virgillito, Direttore Responsabile della testata Antenna Uno Notizie su Bella Radio Tv e Radio Antenna Uno
Un’altra settimana movimentata quella che chiuderà l’anno solare 2021 e aprirà il 2022 sul fronte calcistico catanese. Dopo il fallimento del Calcio Catania ci sono altri nodi da sciogliere in ottica futura. Adesso a tenere banco è l’attesa per il 2/3 gennaio, data in cui si dovrebbe comprendere se l’esercizio provvisorio concesso dal Tribunale etneo avrà un seguito oppure no. La chiave è il versamento richiesto a SIGI di 600mila euro, proprio per la prosecuzione delle attività in prospettiva di un’asta che potrebbe consegnare nelle mani di una nuova proprietà il titolo sportivo ereditato dalle ceneri del Calcio Catania 1946.
L’argomento in queste ore è oggetto di speculazioni e ardite riflessioni che stanno infiammando l’ambiente rossazzurro. Ovviamente appare chiaro a tutti che il mantenimento del titolo sportivo rappresenterebbe un traguardo importante, in tal modo si ripartirebbe dal professionismo senza il salto all’indietro, in Serie D. I debiti di natura sportiva (circa 3 milioni) sono sicuramente meglio gestibili rispetto agli oltre 54 milioni segnalati complessivamente nella perizia tecnica consegnata al Tribunale, questo potrebbe spingere imprenditori facoltosi e non a prendere informazioni e provare il colpaccio (poi si dovrebbe ragionare su Torre del Grifo). Ma intanto: SIGI riuscirà a versare quest’importo di 600mila euro? Si potrà quantomeno avvicinare all’obiettivo garantendo una revisione dei costi utile allo scopo? L’andazzo degli ultimi mesi allarma e non poco la piazza. Non mancano i pretendenti pronti a farsi avanti per una possibile ripartenza dalla quarta serie, ma al momento non appare corretto immergersi in questi argomenti, con una battaglia in corso per conquistare altre mete. Servono in sostanza gli imprenditori disposti a salvare il patrimonio della terza serie professionistica italiana nel capoluogo etneo.
SIGI si ritrova sulle spalle una nuova importante responsabilità e dovrà agire tenendo conto delle conseguenze, oltre a quella già registratasi con il fallimento sancito. Con il mese di gennaio, inoltre, verrà anche aperto il calciomercato invernale, una finestra che per il Catania rappresenta praticamente con certezza un forte ridimensionamento (qualora si potesse continuare a giocare in campionato, in Serie C) con gli addii già annunciati sulla carta di calciatori che hanno aiutato la squadra nel girone d’andata.
Un vero e proprio cataclisma si è abbattuto insomma su Catania, gli effetti del fallimento potrebbero essere devastanti con la rinuncia al professionismo e lo sono di certo al solo pensiero di dover affrontare una smobilitazione di questa portata nel bel mezzo di un torneo in corso. È stata scritta la pagina sportiva più triste della città dell’Elefante.
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