Il campo di Messina ha decretato il 2-2. Derby caratterizzato da gol ed emozioni, sicuramente, ma anche dalle solite amnesie difensive del Catania e dalle difficoltà di un Messina che non a caso occupa il fondo della classifica. I padroni di casa si sono fatti preferire sul piano dell’approccio rispetto ad un Catania che ha svolto sostanzialmente il compitino nel primo tempo, sprecando però le occasioni migliori con Claiton e Moro. Tanta pochezza sul piano qualitativo nell’economia della gara. Il Catania ha provato comunque a fare la partita avendo il pallino del gioco per buona parte dell’incontro ma con un possesso palla prevalentemente sterile.
Messina in affanno nella costruzione del gioco ma ben chiuso nella propria metà campo che, attraverso le ripartenze, in qualche circostanza ha infastidito la non impeccabile difesa etnea. Nel corso della ripresa, meritevole di sottolineatura il carattere della squadra di Baldini la quale, come spesso accaduto nel corso della stagione, con carattere ha recuperato il doppio svantaggio. Segno di un gruppo che non molla mai ma spesso paga a caro prezzo i propri errori. Piuttosto grave quello che ha portato all’1-0 peloritano a firma di Rondinella, per gentile concessione di Stancampiano che non ha trattenuto la sfera. Sul 2-1 lo stesso portiere è rimasto pietrificato, ma in questo caso la dormita è dell’intero reparto arretrato che ha lasciato completamente libero di calciare il rumeno Marginean, oggetto misterioso del Messina.
Nella sponda biancoscudata dell’isola mister Raciti si è detto “amareggiato per la mancata vittoria, il terzino Rondinella ha parlato di “2-2 sfortunato”, mentre Marginean ha candidamente ammesso che il Messina avrebbe meritato di vincere. Parere esattamente opposto a quello espresso da mister Baldini, con Albertini che avrebbe preferito festeggiare il suo primo gol rossazzurro incamerando i tre punti e Sipos che ha elogiato la prestazione offerta dal Catania. Sul rettangolo verde, in realtà, gol a parte non è stato un derby spettacolare. Gara dai contenuti mediocri che ha opposto due squadre con limiti ben precisi, finite per annullarsi a vicenda. La sensazione è che, in fin dei conti, questo pareggio non abbia veramente accontentato nessuno. Ma tutto sommato l’Elefante ha evitato una sconfitta che poteva pesare sul piano mentale, con il merito di non perdere lucidità nei momenti più complicati della contesa.
E’ comunque un punto che muove la classifica. In attesa dell’udienza prefallimentare del 21 dicembre, attraverso la quale potrebbero venir fuori notizie importanti con il Tribunale etneo che valuterà la documentazione fornita dal relatori circa lo stato di salute del Calcio Catania e la capacità dell’attuale proprietà di garantire una continuità aziendale. Fiato sospeso, dunque, aspettando martedì. Nel frattempo la testa dei giocatori è rivolta al campo in preparazione della sfida al Monopoli secondo classificato, che evoca il ricordo della più brutta performance stagionale, il 3-0 all’esordio in campionato. C’è voglia di rivalsa e di archiviare nel migliore dei modi il 2021.
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