Domenica pomeriggio allo stadio “Erasmo Iacovone” andrà in scena la sfida tra Taranto e Catania. Gara che non potrà mai essere una partita come le altre, almeno non da quando le due compagini si affrontarono quasi un ventennio fa nella finale playoff di Serie C ‘01/02. In quell’occasione un Elefante stoico riuscì a mantenere inviolata la propria porta portando a casa lo 0-0 più dolce della recente storia rossazzurra. Quel momento infatti sancì l’ascesa nell’Olimpo del calcio italiano da parte degli etnei mentre invece comportò la distruzione del progetto rossoblu.
Storicamente la compagine tarantina (fondata nel 1927) può vantare 32 partecipazioni complessive al campionato di Serie B, militando però l’ultima volta in cadetteria quasi trent’anni fa (torneo ‘92/93). Da quel momento la formazione pugliese ha vissuto anni davvero bui con la radiazione subita proprio nel 1993 e la conseguente ripartenza tra i dilettanti. Dopo diverse stagioni trascorse tra Serie D e C2 (con annessa vittoria dello Scudetto Dilettanti nel ‘94/95) la finale playoff ‘01/02 avrebbe potuto rappresentare una nuova rinascita per i rossoblu ma quella sconfitta non fece altro che acuirne il declino.
Nel 2004 il Taranto Calcio subì il secondo fallimento riuscendo però a salvaguardare sia il titolo sportivo che la categoria di militanza (C2). Successivamente dopo aver raggiunto il 3º posto nel Girone B della C1 ‘07/08 arrivò un’altra sconfitta nella finalissima dei playoff, stavolta contro l’Ancona, e, ironia della sorte, ancora una volta risultò determinante lo 0-0 casalingo. In anni recenti, dopo diverse stagioni in quarta serie, il ritorno tra i professionisti durante la stagione ‘16/17 non andò come previsto considerato il 20ª posto finale e la conseguente retrocessione.
Adesso, a distanza di quattro anni dall’ultima volta, il delfino pugliese è ritornato nuovamente in Serie C occupando attualmente il nono posto in classifica con venti punti raccolti (quindici dei quali davanti al proprio pubblico). Rispetto alla formazione trionfante nel Girone H di Serie D nella passata stagione sono rimasti solamente il centrale difensivo Guastamacchia, i centrocampisti Marsili e Diaby e gli attaccanti Mastromonaco, Santarpia e Falcone (ex Catania); come rinforzi invece sono arrivati Riccardi, Bellocq, Giuseppe Giovinco, Italeng, Benassai e soprattutto i due bomber ultratrentenni Pacilli e Saraniti (quest’ultimo capocannoniere della squadra con 4 centri).
Dal punto di vista tecnico-tattico mister Laterza, riconfermato dopo il trionfo dello scorso anno, inizialmente ha varato il 4-3-3 prima di puntare, nelle ultime tre giornate, sul 4-2-3-1 con risultati però altalenanti (una vittoria e due sconfitte). Da valutare dunque se il nativo di Fasano proseguirà su questa strada o se invece ritornerà alle origini predisponendo i suoi in modo del tutto speculare alla truppa di Baldini.
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