Mercoledì si torna in campo. Porte aperte ai tifosi nonostante i mal di pancia della World Service, società che cura la sicurezza dello stadio. Avversaria la Vibonese. Per il Catania l’occasione di dare ulteriore continuità ai propri risultati e, magari, vincere per la prima volta in casa di fronte alla presenza della tifoseria organizzata. Qualche settimana addietro i rossazzurri, sostenuti a gran voce per la prima volta dopo il lockdown al “Massimino” dagli ultras della Curva Nord, avrebbero tanto voluto festeggiare i tre punti contro l’Avellino. A pochi minuti dal 90′ però Silvestri ha pareggiato i conti. Nonostante il rammarico per la mancata vittoria, a fine gara fu comunque festa per i ragazzi di mister Baldini applauditi ed incoraggiati a più non posso dai tifosi per l’impegno e la voglia di onorare la maglia rossazzurra nonostante le note vicissitudini societarie.
Mercoledì i giocatori proveranno a ringraziare i tifosi per il sostegno riassaporando il gusto dei tre punti che, in casa, manca dal 10 ottobre (Catania 3-2 Juve Stabia). Poco tempo fa Claiton ha sottolineato a La Sicilia quanto fosse “favoloso avere i tifosi dalla propria parte” dopo “l’atmosfera da pelle d’oca” creatasi in occasione di Catania-Avellino, aggiungendo di non vedere l’ora di “rivivere un altro momento del genere”. Sulla stessa lunghezza d’onda il centrocampista Rosaia, che ha definito “incredibili” i tifosi catanesi presenti a Campobasso: “Quando ho segnato, il mio sguardo era subito rivolto verso di loro che sono la nostra anima, il nostro più grande orgoglio – ha proseguito – Ci seguono ovunque, li sentiamo addosso, saremo sempre con loro e non vediamo l’ora di ritrovarli mercoledì sera”. E’ evidente ormai il legame indissolubile tra squadra e tifosi. I ragazzi di Baldini scalpitano nell’attesa di ricevere l’abbraccio del “Massimino”.
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