VERSO CATANIA-FOGGIA: alla scoperta dei satanelli

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Mai come quest’anno il girone meridionale di terza serie è ricco di storia e tradizione, con tantissime compagini finite, purtroppo, ai margini del calcio nazionale. Tra queste non può non essere citato il prossimo avversario degli etnei: il Foggia. I satanelli infatti, fondati oltre un secolo fa (1920), hanno disputato ben 13 campionati di massima serie, raggiungendo per la prima volta la Prima Divisione nel lontano ‘23/24; dopo le tre stagioni consecutive in Serie A, tra il ‘64 ed il ‘67, fu nei primi anni ‘90 che i rossoneri riuscirono a ritagliarsi uno spazio importante all’interno del panorama nazionale quando la compagine di Zeman incantò tutta la penisola con un calcio spettacolare ed iperoffensivo. Da segnalare però anche i due fallimenti avvenuti nel 2012 e nel 2019 con la conseguente ripartenza dai dilettanti. Nel loro palmares i pugliesi possono vantare, oltre a numerosi trionfi in cadetteria ed in terza serie, anche le due vittorie nella Coppa Italia di Serie C (‘06/07 e ‘15/16) ed il trionfo nella Supercoppa di Lega Pro ‘16/17.

Rispetto alla passata stagione il club pugliese ha rivoluzionato la rosa ingaggiando tra gli altri Markic, Ferrante, Petermann, Nicoletti, Merkaj, Alastra e Di Grazia che hanno ulteriormente innalzato il tasso tecnico di una squadra composta già da ottimi elementi come Rocca, Di Jenno e soprattutto Alessio Curcio; tuttavia il cambiamento più radicale del sodalizio foggiano è stato realizzato in panchina grazie al ritorno del leggendario Zdenek Zeman, artefice del “grande Foggia” degli anni ‘90. Il tecnico boemo, ampiamente noto per la sua visionaria idea di calcio-spettacolo, finora ha raccolto sul campo 21 punti (frutto di 5 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte) basando gran parte delle proprie fortune su un 4-3-3 tutto tecnica, velocità e fantasia. Pertanto non possono essere considerate un caso le 12 reti complessive del solo tridente offensivo, con l’ex Ternana Alexis Ferrante attuale capocannoniere della squadra con 6 gol (seguito da Curcio e Merkaj rispettivamente a quota 4 e 2). Da segnalare infine che Zeman non ha mai espugnato finora lo stadio “Massimino”.

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