Si avvicina il fischio d’inizio di Taranto-Catania. In vista del match è intervenuto Dante Sebastio, Direttore della testata giornalistica tarantina Blunote nel corso della trasmissione Città Rossazzurra (appuntamento dal lunedì al venerdì ore 19/20), in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com.
Che settimana è stata per il Taranto?
“Settimana un pò movimentata per via dell’infortunio di Diaby che dovrà operarsi. La terapia conservativa in cui sperava la società non ha dato i suoi frutti e Diaby, uno dei perni del centrocampo rossoblu, resterà fuori per almeno sei mesi e questa è una grave perdita. Il Taranto arriva a questa gara con due sconfitte consecutive, quella di Avellino sicuramente immeritata e quella di Monopoli dove forse i rossoblu hanno disputato la peggiore partita della stagione. La formazione di Laterza è in cerca di riscatto”.
Con quale sistema di gioco il Taranto scenderà in campo e quanto peserà l’assenza di Saraniti?
“Sicuramente torna Versienti che era assente da una decina di giornate. Le squalifiche di Benassai e Riccardi creano emergenza in difesa ma pesa anche la mancanza di Saraniti, calciatore prezioso che non segna tantissimo ma fa un lavoro importante a livello di reparto. Saraniti dà anche personalità alla squadra ed esperienza. Non è un attaccante statico, molto spesso lo vediamo anche in mezzo al campo a cercare di fare ripartire la manovra come il mister richiede. Al suo posto potrebbe giocare Italeng. Non credo Laterza torni al 4-3-3, ormai lavora sulla base del 4-2-3-1 e sono convinto che confermerà questo modulo”.
Quale formazione potrebbe opporre Laterza al Catania?
“La formazione è un rebus ma volendola abbozzare, agirebbe Chiorra tra i pali. A destra ballottaggio tra Versienti e Tomassini, con quest’ultimo che ha deluso finora un pò le attese. I due centrali di difesa sono forzati viste le assenze, il tecnico ha a disposizione Zullo – autore di un ottimo campionato – e Granata. Non c’è Guastamacchia per un problema al ginocchio. A sinistra spazio a Ferrara. Il duo di centrocampo sarà composto da Bellocq e Marsili, finiti nell’occhio del ciclone perchè a Monopoli il reparto ha sofferto tantissimo. In avanti Giovinco agirebbe a sinistra, Pacilli a destra, uno tra Santarpia e Falcone con Italeng centravanti. Possibile anche che Giovinco giochi alle spalle di Italeng con Pacilli a destra e Falcone a sinistra”.
Cosa ti aspetti da questa partita?
“Considerando la tradizione e tutto quello che è successo nel 2002, io mi aspetto un Taranto molto, molto determinato. Tra l’altro non vince da diverso tempo il Taranto contro il Catania. Catania che era partito per allestire una squadra in lotta per conservare la categoria, invece grazie anche all’exploit di Moro sta andando al di là delle previsioni. Col Foggia non meritava di perdere con quel calcio di rigore al 93′. Anche il Taranto è stato sfortunato, penso a Pagani con il tiro della domenica di Piovaccari al 96′ perdendo un punto. Oppure al rigore fallito da Giovinco col Monterosi in casa, o ancora al salvataggio miracoloso del portiere dell’Avellino su Riccardi. Il Taranto proverà a regalare una gioia ai tifosi ripensando al 2002, ma non sarà semplice per le assenze e lo stato mentale che la squadra sta vivendo”.
Come valuti il livello generale del campionato?
“Tutto sommato ritengo che l’attuale classifica sia veritiera e rispecchi l’andamento delle squadre al momento, al di là di episodi sfavorevoli che un pò tutte le compagini hanno avuto. Ma il livello del campionato è molto mediocre, forse anche per via del Covid perchè molte società hanno dovuto fare i conti con le casse abbastanza vuote e quindi si sta dando tanto spazio ai giovani. Quando fai giocare molti giovani inevitabilmente il livello si abbassa”.
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