ESCLUSIVA – Stampa nazionale, Scognamiglio: “Catania sfortunato a Taranto. Non attribuisco colpe ai rossazzurri che daranno tutto per la maglia”

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Il collega Pietro Scognamiglio, che ha effettuato la telecronaca del match Taranto-Catania per la piattaforma Eleven Sports, è intervenuto nel corso della trasmissione Città Rossazzurra (appuntamento dal lunedì al venerdì ore 19/20), su Radio Antenna Uno in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com per commentare il 3-2 maturato allo “Iacovone” con particolare riferimento alla prestazione offerta dai rossazzurri:

Quali impressioni hai ricavato da questa gara per il Catania?
“E’ girata male agli etnei, dopo il 2-2 ho avuto la sensazione che l’inerzia della partita potesse cambiare, anche perchè il Taranto aveva rischiato di rimanere in dieci con Civilleri frenato dai crampi e Laterza che non poteva essere effettuare altre sostituzioni avendo esaurito gli slot. Bellocq ha modificato quello che sarebbe stato un risultato giusto secondo me, il pareggio, ma gli episodi poi fanno la differenza in gare come queste. Catania un pò sfortunato, ho visto anche qualche palla di troppo persa. Il primo gol del Taranto è arrivato su una problematica del genere, ma credo ci sia poco da rimproverare alla squadra. Concordo sull’analisi di Baldini. Ci sono momenti in cui le cose girano male, il Catania però sta rimanendo sul pezzo in una stagione complicatissima sotto tanti punti di vista. Non penso che questa seconda sconfitta consecutiva possa andare a compromettere i discorsi di campo”.

Più meriti del Taranto o demeriti del Catania?
“E’ stata una gara con diverse partite al suo interno. Alcune imprecisioni il Catania le ha pagate. Ripeto, il pari sarebbe stato il risultato più giusto ma si è camminato sul filo di una gara giocata in alcuni momenti in cui gli allenatori non saranno stati, probabilmente, nemmeno contenti perchè le squadre erano lunghe, a volte spaccate in mezzo al campo. Questo però ci ha regalato una partita quasi all’inglese con ritmi forsennati, transizioni continue. Anche gare vissute sull’intensità possono essere molto divertenti. Non me la sento di dare colpe a chi l’ha persa e meriti a chi l’ha vinta. Avviando l’azione dal basso il Catania cerca di trarne beneficio, ma questo contempla anche dei rischi. Fa parte della coperta corta, se la tiri da un lato lasci una parte esposta. Sull’azione del 3-2 finale sono gol che si possono prendere, visto anche l’impatto della curva che spingeva. Tante volte i duelli sulle palle inattive li ha vinti il Catania, in quel caso è andata bene al Taranto che ha trovato l’episodio vincente. La perfezione nella fase di marcatura non esiste. Quando capita più volte di subire gol nei minuti finali vengono chiamati in causa anche aspetti mentali, ma una squadra scarica mentalmente non sarebbe passata da 2-0 a 2-2. Il Catania non mi ha dato l’impressione di una squadra distratta e non sul pezzo”.

Quanto possono incidere lungo il percorso le vicissitudini societarie?
“In queste stagioni complicate può nascere una scintilla positiva, devono essere molto bravi i dirigenti e lo staff tecnico affinchè le squadre si compattino ulteriormente nei momenti difficili. Per il Catania ci può essere uno scoglio importante, il mercato di gennaio perchè qualcuno potrebbe preferire andare a giocarsi le proprie carte altrove. Vedo però un gruppo molto unito, mi viene raccontato questo e non penso ci saranno grandi scossoni. Se la situazione societaria dovesse essere tale da far reggere la stagione fino alla fine, come tutti ci auguriamo anche per la regolarità del campionato, non so fino a che punto possa essere danneggiato il Catania perchè poi può emergere la voglia dei giocatori di rendersi protagonisti di un’impresa. I calciatori daranno tutto per la maglia, non ho dubbi su questo”.

Può avere influito a livello ambientale il fatto che tornasse in mente il ricordo del 9 giugno 2002?
“C’era il discorso di quel Taranto-Catania ma molti di coloro che erano domenica allo stadio magari non hanno vissuto quella gara, io non vedo questo collegamento diretto. Magari poteva essere una partita più sentita di altre ma non vedo un riflesso sul campo di quel precedente per quanto sappiamo si sia trattato di una data spartiacque per i due club. Ma quel precedente ha dato fascino alla partita. Io avevo un ricordo televisivo di quell’incontro. Quando ho incominciato a commentare la partita mi ha fatto un bell’effetto ricordare un match che fu importante per la storia della Serie C. Ma non penso che questo abbia influito sulle dinamiche ambientali. E’ stata una bella cornice di pubblico, come era prevedibile”.

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