Quest’oggi, alle 20:30, l’arbitro Carella della sezione di Bari fischierà il calcio d’inizio di Vibonese-Catania, partita valida per il recupero della 12/a giornata del girone C di Serie C. Per saperne di più sulla formazione calabrese, in vista del match abbiamo contattato il collega de ‘Il Quotidiano del Sud’ Roberto Saverino, che ha anche espresso alcune considerazioni sul Catania:
Come arriva la Vibonese all’appuntamento di Catania?
“Con la consapevolezza di dover muovere la classifica. La partita contro la vice capolista Monopoli ha lasciato intravedere dei segnali incoraggianti, quantomeno dal punto di vista dell’attenzione. Il morale non può essere alto, alla luce dell’ultimo posto, ma sabato scorso qualcosa potrebbe essere scoccato nella testa dei calciatori”.
Come verrà interpretata la gara dalla Vibonese secondo te?
“Sicuramente con accortezza, sapendo che il Catania è una squadra a trazione anteriore. Tra l’altro, per difficoltà oggettive, la Vibonese segna pochissimo, soprattutto in trasferta, dove ha fatto soltanto una rete. Allo stesso tempo nelle gare esterne ha mostrato una certa compattezza, avendo incassato appena tre gol. Quindi non è da escludere una squadra attendista che poi cerchi di sfruttare le ripartenze”.
Ti aspettavi le difficoltà incontrate dalla squadra di D’Agostino in questa parte di campionato?
“Non mi aspettavo sicuramente difficoltà tali da portare la squadra in ultima posizione. Dopodiché si tratta di un organico con tanti giovani e con diversi elementi a caccia del riscatto o della definitiva consacrazione e che non stanno rendendo per come era lecito attendersi. A Vibo hanno la possibilità di dare una svolta alla propria carriera, in un ambiente sereno e tranquillo, ma evidentemente non hanno compreso la chance che gli si presenta. E’ evidente che ci sono limiti strutturali in organico da colmare a gennaio”.
Quali sono i giocatori della Vibonese che il Catania farebbe bene a tenere particolarmente d’occhio?
“Se è in giornata Marco Spina è l’elemento in grado di cambiare la partita. La sua velocità potrebbe far male ai difensori etnei. E poi c’è il rientrante Golfo che ha dei colpi notevoli”.
Passiamo al Catania. Nonostante le vicissitudini societarie, la squadra lotta in ogni partita. Che idea ti sei fatto di questo Catania?
“Di una squadra che se la gioca a viso aperto ovunque e con chiunque e fa bene così. Inutile fare calcoli. Meglio giocarsela, anche a costo di perdere qualcosa. Nonostante, appunto, le vicissitudini societarie, meritano un plauso staff tecnico e calciatori perché non è facile pensare solo al campo in questa situazione”.
Quanto peserà l’assenza di Luca Moro per gli etnei?
“Tantissimo, anche perché in questo momento, come prende palla, allora la scaraventa in porta, mostrando personalità e concretezza. Chi lo ha portato a Catania merita solo applausi. Per la Vibonese è sicuramente un vantaggio significativo da sfruttare”.
Quale undici potrebbe opporre D’Agostino al Catania?
“Per quello che si è visto nelle ultime gare, il tecnico sembra ormai orientato a giocare con la difesa a tre. Da capire se, con il rientro di Golfo, ritornerà al 3-4-3, oppure riproporrà il 3-5-2 di sabato scorso. In porta Mengoni, difesa a tre con Risaliti, Vergara e Mahrous, quindi a centrocampo Senesi e Mauceri larghi, con Cattaneo, Basso e Gelonese (o Tumbarello) in mezzo. In attacco Sorrentino e uno fra Golfo e Spina. Ma non escluderei l’utilizzo del tridente lì davanti”.
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