Ore e giorni caldi in casa Catania. C’è una situazione societaria estremamente delicata, il futuro del club in bilico ed i giocatori che attendono con ansia l’accredito dei bonifici dopo la decisione di mettere in mora la società. A proposito di questo discorso e delle condizioni fisiche del laterale sinistro Giovanni Pinto, ancora infortunato, abbiamo intercettato telefonicamente il procuratore del ragazzo Alberto Bergossi. Queste le sue parole ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com:
“Da un pò di tempo non è il Pinto che conosco io. Adesso è incappato in questo problema fisico che lo ha costretto a rimanere fermo, riportando uno stiramento all’inguine. Credo ci vogliano ancora una decina o quindicina di giorni. So che punta a rientrare per Foggia o, eventualmente, per la gara successiva con il Taranto. Si sta curando in maniera molto minuziosa”.
“Messa in mora? Diciamo che la situazione del Catania bisogna chiarirla. Non si può andare avanti così. Io non so se ci sia qualcuno pronto a rilevare il club, mi hanno riferito che fosse così ma di queste storie ne ho sentite parecchie. Ci sono un paio d’interlocuzioni, una con un gruppo estero e di questo sono sicuro perchè conosco una persona seria che ha fatto da tramite. Penso che anche la gente di Catania sia stanca di questa situazione. E’ passato troppo tempo. L’eventuale affitto di un ramo aziendale di Torre del Grifo non è che risolva i problemi, bisogna che ci sia qualcosa di più sostanzioso. Se riesci a pagare uno stipendio e mezzo, dopo dove vai? Se le cose dovessero andar male, si prenderà atto di cambiare squadra. Al momento però i calciatori, pur essendo preoccupati, sono anche motivati a far bene”.
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