ESCLUSIVA – Caffo (Pres. Vibonese): “Anche un punto sarebbe manna dal cielo. Catania, che ricordi con la Juve. D’Agostino poteva essere rossazzurro…”

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Giuseppe Caffo

Lunga e piacevole chiacchierata telefonica con il Presidente della Vibonese Giuseppe Caffo, quando si avvicina il fischio d’inizio di Catania-Vibonese allo stadio “Angelo Massimino”. Una partita importante per entrambe le squadre e molto sentita dal numero uno rossoblu, catanese e tifoso rossazzurro che però, in questo caso, deve necessariamente fare il tifo per la sua Vibonese in cerca di punti per risollevarsi in classifica:

Presidente, quanto è importante questa gara?
“Al di là del rapporto affettivo con Catania che non può venire meno, è importante perchè siamo in fondo alla classifica e non occupiamo certamente un posto appetibile. Speriamo pian pianino di riuscire a risollevarci raccogliendo punti. Pensiamo che D’Agostino sia un buon autista, ci deve portare fuori dalla zona retrocessione. Uno degli impegni era quello di battere Catania e Palermo. Col Palermo è andata male perchè il vento ci è stato contrario, speriamo di recuperare qualcosa a Catania. A noi interessa principalmente non prendere gol in questo momento. La vittoria vale tre punti, ma se non puoi vincere devi accontentarti anche di un eventuale pareggio. Tutto sommato un punto per me sarebbe una manna dal cielo. Speriamo bene. Non sono scoraggiato, mi sento fiducioso”. 

Tra campo ed extra campo, non una situazione semplice da gestire per il Catania.
“Mi dispiace molto per la squadra e la città. Chi è cresciuto con questa maglia addosso sa bene quanto possa essere difficile vivere un momento simile. Speriamo che si possa risolvere. Che siano inglesi, americani o siciliani interessati a rilevare il Catania, l’importante è superare questa situazione. I debiti sono tanti, se c’è qualcuno in grado di assorbire questi debiti, bene. Altrimenti si deve trovare un’altra strada per salvare il titolo sportivo. Pagando gli stipendi si potrebbe anche arrivare fino al termine della stagione, ma bisogna individuare un sistema per azzerare o diminuire la massa debitoria. E non so se questa settimana o la successiva potrebbero arrivare i punti di penalizzazione”.

Eppure i ragazzi di Baldini stanno facendo la loro parte.
“Stanno dando tanto, nessuno si è tirato indietro. Stanno facendo del loro meglio, i punti in classifica il Catania ce li ha, poi bisogna vedere quali conseguenze avrà la penalizzazione prevista. Entrare nei Play Off, comunque, non è un’idea peregrina per il Catania. Ma c’è da capire come andare avanti. Mi auguro che questa sera ci sia tanta gente sugli spalti così incasso qualcosa anch’io (ride, ndr). Si è scelto l’orario delle 20:30 proprio per favorire l’afflusso dei tifosi, spero sia anche una bella partita”.

Cosa è mancato alla Vibonese in questa parte di stagione?
“L’amalgama. Anche perchè l’80% della squadra è nuovo, tra coloro i quali sono rimasti c’è chi ha avuto problemi fisici come Ciotti, Golfo ha fatto dentro/fuori e adesso pare si sia inquadrato pure lui. La squadra potrebbe giocarsela a Catania, praticamente non abbiamo giocatori infortunati. Penso alla gara col Palermo, Vergara si è infortunato e chi è subentrato non ha fatto altrettanto bene in quella occasione. A Catania invece avremo a disposizione anche gente che ha fatto almeno 100 partite in Serie C, fermo restando che i giovani sono quelli che forse stanno dando qualcosa di più. Cito Mauceri che era ad Acireale lo scorso anno, Spina. Abbiamo Gelonese e altri giovani interessanti”.

Che effetto le farà rivedere lo stadio ‘Massimino’?
“Sono due anni che non vengo a Catania, per impegni o perchè ero sotto Covid. Adesso dovrei tornare ed è sempre bello vedere quello stadio, fa un certo effetto. Non dimentico una partita di 60 anni fa con la Juventus, si entrava a flotte allo stadio. Peccato solo che fu una brutta giornata per noi giovani tifosi allora perdendo 5-1. Eravamo al secondo posto in Serie A, si pensava di andare in testa alla classifica e invece fummo sconfitti nettamente ma in quella Juve giocavano grandi campioni. Il Catania di Carmelo di Bella però giocava alla grande, erano tempi d’oro. Alla Juve abbiamo fatto perdere anche uno scudetto grazie ad un gol di Milan a pochi minuti dallo scadere”.

Che ne pensa dell’exploit di Luca Moro?
“Moro è un ragazzo che merita ma non è di proprietà del Catania. Il Padova adesso se lo ritrova valorizzato, magari regaleranno solo un bel pranzo al Catania. Adesso lo vogliono tutti, a conferma di quanto il ragazzo vale. La SPAL poteva esercitare il diritto di riscatto e non lo ha esercitato. A Ferrara giocava insieme ad un mio giocatore, Spina, che ho già ceduto al Crotone ma per quest’anno rimane in prestito da noi sperando che possa crescere ulteriormente”.

Torniamo su Catania-Vibonese. Che partita potrebbe venire fuori?
“Penso che il nostro allenatore abbia preparato bene la squadra perchè anche lui ci tiene. Non solo in quanto palermitano, da sempre ci tiene a far bella figura a Catania. Nelle vesti di calciatore poteva vestire la maglia rossazzurra. L’altro giorno quando abbiamo giocato a Messina c’erano alcuni dirigenti dell’allora Messina in Serie A ed il Direttore Lo Monaco, si parlava proprio del fatto che fu davvero a pochi passi dal Catania. Poi ha fatto una carriera diversa, la parte migliore l’ha vissuta a Udine facendo anche molto bene con l’ex tecnico rossazzurro Pasquale Marino”.

Vibonese sempre sconfitta a Catania, spera in un altro regalo dalla sua squadra dopo il famoso 5-0 di Vibo Valentia?
“Troppa grazia. Era un periodo particolare per il Catania due anni fa. Avevo chiesto a mister Modica di farmi il regalo di battere per la prima volta il Catania. Oltre quella data non lo abbiamo mai più battuto e fuori casa i risultati non sono mai arrivati. Adesso vediamo cosa succederà. Ribadisco quanto detto in precedenza, anche un punticino mi può andare bene per il morale e la classifica. Ci attendono Catania e Bari a distanza ravvicinata e qualche punto lo dobbiamo portare a casa, a costo di rimetterci gambe, ossa, tutto”.

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