Non giungono notizie confortanti per il Catania dal Tribunale che ha accolto parzialmente la richiesta di sequestro conservativo promossa dalla curatela fallimentare della Calcio Catania servizi, fallita il 29 settembre del 2020 e controllata dal Calcio Catania S.p.A., accusando la società rossazzurra di avere drenato liquidità “a beneficio esclusivo delle proprie esigenze finanziarie, in difetto di qualsiasi vantaggio compensativo” e con “erosione del capitale sociale”. Richiesta accolta per 1.910.000€ nei confronti del club etneo, cifra inferiore rispetto ai 3.3 milioni iniziali. Autorizzato il sequestro conservativo sui beni mobili, immobili o somme e cose nei limiti in cui la legge ne permette il pignoramento, in favore del Fallimento Calcio Catania Servizi S.r.l. in liquidazione. Il procedimento è scattato anche all’indirizzo di Lo Monaco Pietro (sino alla concorrenza della somma di euro 1.222.000), Franco Davide (sino alla concorrenza della somma di euro 1.222.000), Astorina Giovanni Luca (sino alla concorrenza della somma di euro 635.615) e Franchina Giuseppe (sino alla concorrenza della somma di euro 693.350). Rigettato invece il ricorso nei confronti di Di Natale Giuseppe e Le Mura Nicola.
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