La vittoriosa trasferta di Viterbo contro il Monterosi oltre ad infondere nuove certezze e rinfrancare il morale, ha anche contribuito a migliorare i dati statistici della compagine rossazzurra che, per la prima volta in stagione, adesso possiede una differenza reti positiva. Grazie al 4-1 rifilato ai biancorossi il computo dei gol fatti è salito a quota 18 (3º miglior attacco del girone), mentre quello delle reti subite è arrivato a 17 (sesta peggior difesa assieme a Paganese e Turris). La positiva differenza reti (+1) conferma la ripresa dell’Elefante che, dopo un inizio di stagione deficitario (4 sconfitte, 1 vittoria ed 1 pareggio nelle prime 6 gare), è finalmente riuscito ad inanellare una serie di cinque risultati utili consecutivi frutto di 3 vittorie e 2 pareggi.
Archiviato il negativo esperimento tattico contro la Turris (con un’improbabile 3-4-3), la svolta è arrivata con la trasferta di Picerno ed il ritorno definitivo al 4-3-3. Sugli scudi ovviamente il solito Moro, autore sin qui di 10 reti in 11 gare e vero leader offensivo degli etnei, ma anche lo stesso Russini, finora unico esterno andato a segno, in grado di sacrificarsi in difesa e ripartire con grande costanza ed efficacia. Oltre al reparto offensivo un plauso lo merita anche il centrocampo dove le due mezzali Greco e Rosaia stanno garantendo quantità e qualità, con l’ex Cesena estremamente prezioso in fase di non possesso e recupero, mentre l’italo-malgascio rappresenta il perfetto collante tra centrocampo ed attacco grazie alla corsa ed agli inserimenti senza palla.
Altri elementi diventati imprescindibili nello scacchiere tattico di mister Baldini sono il portiere Sala, sempre più sicuro tra i pali, e soprattutto il sudamericano Claiton. Date la giovane età e la pochissima esperienza del duo Ercolani-Monteagudo, il ritorno in campo del classe ‘84 è apparso davvero fondamentale, visto il bagaglio tecnico e di conoscenze posseduto dall’ex Cremonese. Di fatto non può essere considerato un caso se l’inizio del magic moment rossazzurro è coinciso proprio con il ritorno in campo del brasiliano, con la squadra che in sua presenza ha subito appena 4 reti in 4 partite , peraltro arrivate tutte da calci piazzati. Il trentasettenne difensore centrale, capitano e leader indiscusso, ha guidato con sicurezza ed efficacia il reparto difensivo, dispensando tantissimi consigli al compagno di reparto Monteagudo. Proprio l’argentino è una delle note dolenti di questa squadra, visti i tanti errori commessi dal difensore ventiseienne; ovviamente rispetto alle prime uscite stagionali si è assistito ad un netto miglioramento delle sue prestazioni ma appaiono necessari ulteriori accorgimenti per annullare definitivamente quei piccoli momenti di black out che possono costare punti pesanti.
Oltre a Monteagudo anche altri elementi dovrebbero migliorare il proprio rendimento, soprattutto i terzini, gli esterni Russotto e Ceccarelli (ancora non al top della condizione) ed i centrocampisti Biondi e Maldonado. L’ex canterano infatti è ritornato alle pendici dell’Etna accompagnato da aspettative altissime ma finora il suo rendimento è stato un pò deludente, non convincendo né come esterno alto né da mezzala, mentre il regista ecuadoregno solo nelle ultime partite ha fatto registrare progressi, entrando più spesso negli schemi di gioco di Baldini. In attesa del miglioramento di alcuni interpreti, il Catania può dunque contare sulle certezze fornite attualmente dal rettangolo verde e da una rinnovata unione d’intenti stipulata tra staff tecnico e tifosi.
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