Palermitano e doppio ex di Catania e Taranto, Rosario Bennardo torna sul confronto tra le due squadre vissuto nel 2002 che regalò la promozione in Serie B ai rossazzurri. Queste le sue parole al Corriere di Taranto:
“Non è certo una partita che mi lascia indifferente. Il Taranto non ha fatto bene nelle ultime due gare, causa le tante assenze per infortunio, ma è una squadra che potrà dire la sua in questo campionato e credo che non avrà difficoltà a salvarsi. Il Catania è nel baratro del fallimento ma non mi meraviglia che in questo momento delicato la squadra stia dimostrando di essere viva nonostante una situazione ambientale delicata. Certo se lo stato delle cose non dovesse mutare, diversi giocatori andranno via a dicembre”.
“Il ricordo di quel match rimarrà per sempre in tutti noi. In chi era in campo ed in chi era sugli spalti. Sono ancora molto dispiaciuto, specie per quei tifosi rossoblù fuorisede che si sono sobbarcati un viaggio lunghissimo e subito dopo la partita si rimisero in auto per tornare indietro con una batosta del genere alle spalle. La gente ancora ricorda con dolore quella partita, purtroppo. Credo sempre nella buona fede, soprattutto dei miei compagni che han dato tutto in quella partita. Se fossimo andati in serie B, avrei preso un bel premio promozione, il mio ingaggio si sarebbe raddoppiato ed avrei firmato un triennale. Dal campo la sensazione era che la palla non volesse entrare mai. Un paio di occasioni le abbiamo avute, specie quella con Galeoto che tirò a colpo sicuro e Iezzo fece una gran parata. Il resto sono sole dicerie non confermate da alcun fatto concreto. Sono convinto che se avessimo avuto sin dal ritiro mister Simonelli e quei giocatori presi a torneo in corso, il Taranto quel campionato lo avrebbe vinto da primo in classifica”.
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