Ha diretto anche cinque partite del Catania in Serie C. A distanza di un anno, l’arbitro Daniel Amabile della sezione di Vicenza è passato da Sassuolo-Udinese, in Serie A ,a Junior Monticello-Bassano, categoria Allievi. Un incredibile salto all’indietro per il sig. Amabile, ne parla ai microfoni del Corriere del Veneto:
“La dismissione per ragioni tecniche è quanto di peggio ci possa essere per un direttore di gara. Ho 35 anni, dietro le spalle 17 anni di carriera e capite bene quanto sia stato difficile per il sottoscritto accettare una cosa simile. Credo che quello che è accaduto sia stata la somma di una serie di situazioni su cui non mi va di entrare. Ancora oggi è dura per me pensare che un anno fa debuttavo in Serie A e oggi mi trovo in questa situazione. Se devo essere sincero, non è stato esattamente un fulmine a ciel sereno. Nel corso della stagione capisci dalle designazioni che vengono fatte il termometro del tuo stato. E devo dire che avevo subodorato qualcosa”.
“Catania-Trapani e Juve Stabia-Trapani sono quelle partite in cui la componente ambientale diventa fondamentale. Partite con tantissima gente allo stadio prima dello scoppio della pandemia. Sicuramente due passaggi fondamentali della mia carriera prima della promozione in Can B. Poi non dimenticherò Inter-Udinese, in cui fui designato come quarto uomo e che di fatto ha chiuso la mia carriera. Non tornerò più ad arbitrare a certi livelli, ma quello che vorrei sottolineare è che non mi sento sminuito nell’arbitrare partite del campionato Allievi. Un arbitro lo è per vocazione, lo fa in Serie A come in Terza Categoria con identica passione”.
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