Ai microfoni di CMIT TV è intervenuto il presidente del Monterosi Tuscia, Luciano Capponi, parlando anche del progetto dell’Associazione No Fair – No Play, creata con l’obiettivo di progettare e organizzare eventi, sollecitando studi e ricerche in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica e i media sul mondo dei bambini: “Non sono entrato nel calcio per visibilità o business, ma per far crescere i bambini che sono il nostro futuro. Primo desidero scrivere una favola e poi far comprendere alle istituzioni che la fruibilità economica venga ripartita un pochino più in basso. ‘No fair – no play’ è la base del mio intervento nel calcio. Io sono quello che ha riaperto lo stadio Massimino di Catania dopo l’omicidio Raciti, dopo una battaglia col Viminale e l’ho riempito portando 10 mila bambini allo stadio. No Fair No Play è il motivo per cui sono entrato nel calcio, mi diverte di aver ricevuto due medaglie d’argento da due Presidenti per meriti sociali. Io sono felice di aver fatto qualcosa che possa aiutare le nuove generazioni. Se le piccole realtà avessero più soldi per sistemare le strutture e pagare migliori istruttori miglioreremmo tutto il sistema calcio. Non sapete quanti piccoli campioni si perdono per strada”, le parole evidenziate da calciomercato.it.
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