PIU’ FORTI DI TUTTO: i rossazzurri non mollano. Il Catania si scopre anche cinico. Certezza Moro, Russini punto di riferimento

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Una sola mensilità ricevuta, la messa in mora della società, un futuro incerto. Ma la fame e la voglia di mangiarsi il campo non manca ai giocatori, che hanno firmato un patto con la tifoseria: onorare il rettangolo verde e portare più in alto possibile i colori rossazzurri, al di là di tutto. Domenica, in quel di Viterbo, la squadra di Baldini ha confermato di non avvertire il peso delle vicende extra campo. Tra debiti sportivi ed erariali, pignoramenti in arrivo, un ambiente ansioso per le sorti del club, emerge il cuore di un gruppo di professionisti che, pian pianino, sta riavvicinando al Catania un numero crescente di tifosi delusi e amareggiati per le vicissitudini di cui sopra e la lunga militanza in Lega Pro.

Si è creato un autentico binomio squadra-tifosi, una sinergia piena che comincia a produrre risultati ed un gioco, quello di Baldini, che esalta le doti in fase realizzativa di un super Moro e, a tratti, diverte. Le criticità societarie hanno, paradossalmente, messo le ali al Catania. Bravo il tecnico toscano ad isolare i calciatori dal delicato contesto finanziario, ma va riconosciuta anche la personalità dei ragazzi che si sono compattati. Più di qualcuno poteva pensare che la squadra si sciogliesse come neve al sole alle prime difficoltà, invece sta venendo fuori la grinta, il senso di appartenenza di un organico coeso nella sua interezza.

Il già citato Moro, arrivato in doppia cifra, non è più una sorpresa e avrà un futuro radioso, peccato davvero che il Catania vivrà un rapporto professionale breve con lui, destinato ad ambire ad altri palcoscenici. Greco, altro giocatore non di proprietà del Catania (è arrivato in prestito dal Pordenone), ha firmato il suo primo gol tra i professionisti e possiede ancora ampi margini di miglioramento. Anche Russini si è calato perfettamente nella realtà, diventando un prezioso punto di riferimento. La difesa è ancora l’anello debole di questo Catania, ma al cospetto del Monterosi – a parte qualche ingenuità evitabilissima – i rossazzurri hanno sostanzialmente concesso poco.

L’1-4 finale maturato allo stadio “Rocchi” evidenzia anche l’acquisizione del cinismo, dote che appartiene ai grandi, e lo spirito di sacrificio collettivo dei ragazzi di Baldini, da Pino a Claiton, che si sono stretti e uniti ancora di più allo scopo di portare a casa l’intera posta. Prestazione convincente contro un Monterosi volitivo – che aveva messo seriamente in difficoltà formazioni come Palermo e Avellino – ma in grande difficoltà nel reparto arretrato. In attesa dei punti di penalizzazione, l’obiettivo primario deve essere il raggiungimento della salvezza, fermo restando che i rossazzurri dimostrano di potersela giocare con chiunque. Più forti di tutto, proseguendo il percorso con fierezza e orgoglio. Adesso la Sigi faccia la propria parte, assicurando lo stipendio ai giocatori che meritano una società all’altezza.

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