Contro la Juve Stabia il Catania ha compiuto notevoli passi avanti nel percorso di squadra. Avanti di due reti dopo un quarto d’ora i rossazzurri hanno “spento l’interruttore” tra il 25′ e il 29′, segmento di gioco in cui si sono palesate le solite amnesie difensive. Al rientro dagli spogliatoi la compagine etnea ha dato prova di grande caparbietà nel cercare il massimo risultato, siglando il gol del definitivo 3-2 al 64′ per poi amministrare fino al fischio finale il punteggio acquisito.
In evidenza ancora una volta l’attaccante Luca Moro, il quale pur a dispetto della giovane età sta mostrando doti da centravanti consumato e soprattutto stoffa da leader in campo. Sei gol in sette partite giocate non si segnano per caso, la grande sfida è riuscire a confermare una media realizzativa di tale portata. Allora sì, ne sentiremo davvero parlare e anche tanto. Ad ogni modo le pressioni del campo non possono ricadere tutte sulle spalle del giovane terminale offensivo di una squadra che presenta manifeste carenze di tipo strutturale.
Il Catania ha fame e grinta, doti che per quanto apprezzabili da sole non bastano per centrare il risultato la domenica. Baldini è consapevole delle potenzialità e dei limiti di questo gruppo, motivo per cui c’è da mantenere i piedi ben saldi per terra e lavorare esclusivamente in funzione della prossima partita. I numeri dicono che all’8ª giornata i rossazzurri hanno totalizzato dieci punti e raggiunto una posizione di classifica che lascia intravedere spiragli di luce nell’immediato prosieguo di stagione.
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