ESCLUSIVA – Lainò: “La società deve rendere partecipi i tifosi. Sigi, difficile mettere d’accordo tante persone”

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Noto tifoso ed opinionista, Angelo Lainò è intervenuto come ospite nel corso della trasmissione Città Rossazzurra (appuntamento dal lunedì al venerdì ore 19/20), su Radio Antenna Uno in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com. Focus incentrato sull’extra campo, argomento purtroppo ancora di grande attualità in casa Catania:

Cosa pensi delle parole di Angelo Maugeri?
“Le cordate non possono portare a nulla, specie nel mondo del calcio. Lo dico sempre. E credo che tutti i problemi di questa società stiano venendo a galla. Conosco Angelo Maugeri perchè tantissimi anni fa eravamo ospiti in alcune trasmissioni sportive ed è sempre stato un appassionato e tifoso del Catania. Uno che si è esposto sempre in prima persona, anche come portafoglio. Moltissimi di questi soci non li conosco però lui è uno di quelli che ha sempre avuto a cuore il Catania partecipando in maneria attiva economicamente. Per arrivare a dire quello che ha detto avrà avuto i suoi motivi”.

Credi ci sia anche un problema di comunicazione all’interno di Sigi?
“In una piazza come Catania una società deve rendere partecipi i tifosi. Non è comunicazione se dopo una riunione di cinque ore non si sa chi mette i soldi e chi è il Presidente. Tutto questo non porta a niente. Se non malumori tra i tifosi e tra i componenti della Sigi. Ricade sulla pelle del Catania e della tifoseria rossazzurra, una delle più appassionate. Non dimentichiamo che quando si è chiesto ai tifosi di mettere dei soldi, hanno risposto alla grande”.

Come valuti la situazione generale si quanto sta accadendo?
“Non possiamo continuare il campionato con punti di penalizzazione. I giocatori, l’allenatore sostengono dei sacrifici. Spero che ci sia la disponibilità, la possibilità di pagare gli stipendi perchè se no diventa qualosa non di disonorevole, di più. Mai siamo arrivati a questi livelli. Sono un vecchio tifoso ma non ricordo per il Catania una situazione di questo tipo, nemmeno quando Massimino esasperato cedette la società ad un’altra cordata. E’ una situazione triste. Non è facile mettere d’accordo tante persone. Io a livello dilettantistico ho vissito una situazione del genere. Ad esempio a Giarre c’erano due Presidenti, uno dei quali proprio Nico Le Mura, attuale Amministratore Unico del Catania. Avevamo due schieramenti opposti e c’erano ogni pomeriggio discussioni. Immaginate venti persone con questa montagna di debiti”. 

Squadra costruita con un senso, peccato per il pacchetto difensivo…
“Avere due difensori di un certo livello sarebbe fondamentale. Se Claiton potesse giocare tutto il campionato, essendo un uomo d’esperienza potrebbe gestire la difesa. Ma io ho visto domenica i due gol presi con la Juve Stabia. Dopo quella bellissima partenza, hai tutto da guadagnare e invece nel giro di cinque minuti becchi due reti evitabili. La serenità mentale in un calciatore è importante, ma come in tutti i settori lavorativi. Queste vicissitudini societarie influiscono, come lo sarebbe in qualsiasi azienda. Devi avere una certa armomia quando vai a lavorare”.

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