Terza vittoria stagionale. Si sblocca il Catania ritrovando un successo che mancava da settembre (match casalingo con la Fidelis Andria) e, lontano dal “Massimino”, non si concretizzava in campionato dallo scorso 27 marzo (2-0 alla Cavese). Il Catania vince di misura e di rigore sul campo nel neo promosso Picerno. Non certamente il Real Madrid ma una formazione che, in precedenza, aveva imposto il pareggio al forte Catanzaro, reso la vita difficile alla corazzata Bari e vinto a Torre del Greco contro la Turris rivelazione di questo campionato. Non era facile, dunque, imporsi in terra lucana nel contesto di un girone C che non dà l’impressione di riscontrare la presenza di squadre cosiddette “materasso”.
Il Catania, pur con i suoi limiti, con mister Mularoni in panchina al posto dello squalificato Baldini, ha vinto con merito a Picerno. Al di là delle considerazioni del tecnico rossoblu Antonio Palo, il quale ritiene che i rossazzurri non abbiano mai messo sotto il Picerno. Punti di vista. Fermo restando che l’Elefante ha avuto un pizzico di fortuna stavolta rispetto a precedenti occasioni in cui, esprimendo un calcio più propositivo, non raccoglieva punti. Adesso però la gara del “Donato Curcio” appartiene al passato, va in archivio dando ai calciatori un’iniezione di fiducia, ripartendo da alcune note liete: la prestazione convicente di Andrea Sala a difesa dei pali, il positivo ritorno in campo di Claiton cinque mesi dopo la sua ultima apparazione (Foggia 2-2 Catania), il dinamismo e le buone capacità d’inserimento di Greco che si conferma giovane molto interessante, il quarto gol stagionale del promettente Moro (giunto in prestito secco dal Padova che segue con spiccata attenzione i suoi progressi). Quest’ultimo, peraltro, è il rigorista attualmente designato e sembra la scelta migliore dopo gli errori dal dischetto commessi nel passato.
Avanti così, dunque. Con l’ambizione di migliorarsi sempre e di dimostrare che questa classifica non rispecchia il reale potenziale di un Catania sì, limitato, ma sulla carta non inferiore a più di una squadra che occupa al momento una posizione di classifica più importante. In tal senso Catania-Juve Stabia potrebbe rappresentare l’appuntamento con il salto di qualità per i rossazzurri. Le Vespe guidate dall’ex di turno Novellino sono una squadra solida e ben messa in campo, che subisce poche reti e si trova a -2 dal secondo posto di una classifica piuttosto equilibrata, che vede solo il Bari tentare la fuga. Battere i campani darebbe slancio ad un Catania che, come sottolineato dall’ex Gennaro Monaco ai nostri microfoni, non deve cercare alibi perchè i problemi societari ci sono ma, in campo, si scende per difendere i colori rossazzurri. Qualcosa di più possono e devono dare soprattutto i calciatori più esperti, che dovrebbero essere i primi a trascinare i giovani del gruppo. Domenica sarà un bel banco di prova contro un avversario che, attraverso le parole del difensore Marco Caldore, lascia intendere come l’obiettivo principale sia quello di non perdere al “Massimino”. Servirà un Catania attento, paziente e cinico per provare ad incamerare l’intera posta in palio dando continuità al prezioso acuto di Picerno.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***