Oltre alle arcinote difficoltà economiche della Sigi per far fronte alle scadenze federali e garantire la gestione ordinaria, in casa Catania si fanno i conti con le ammende che continuano a piovere. Altre ancora ne arriveranno a seguito dell’attesa penalizzazione in classifica per via del mancato pagamento degli emolumenti ai propri tesserati. Quest’anno il Calcio Catania ha sborsato, finora, circa 5mila euro a causa delle ammende ricevute: 1.925 per responsabilità diretta ed oggettiva, pagando il mancato rispetto delle norme in materia di controlli sanitari. Altri mille perchè in occasione della partita disputata con la Fidelis Andria, “quattro soggetti riferibili alla società , non inseriti in distinta di gara, stazionavano durante il primo tempo nel tunnel che conduce agli spogliatoi”. Ulteriori 2mila euro perchè al 30’ del secondo tempo di Catania-Avellino, un tifoso ha lanciato dalla tribuna centrale una bottiglietta all’indirizzo del calciatore Mamadou Kanoute colpendolo al capo. A livello personale, invece, l’Amministratore Unico Nico Le Mura ed il Responsabile sanitario Mario Dottore hanno ricevuto la sanzione di 1.445 euro di ammenda per violazione dei controlli anti-Covid. 1.500 euro inflitte, infine, al tecnico Francesco Baldini per offese all’indirizzo dell’arbitro (Catania-Turris) e, a Picerno, “per avere, al termine del primo tempo, fornito verbalmente dagli spalti indicazioni ad alcuni suoi calciatori nonostante fosse squalificato”.
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