Così Mister Francesco Baldini alla vigilia di Monterosi-Catania, sottolineando che la squadra mantiene alta la concentrazione in vista del match:
“Diversi giocatori non possono essere della partita. Pinto e Piccolo sono infortunati e ne avranno ancora per un pò, Calapai e Rosaia sono squalificati, abbiamo perso nella rifinitura Ropolo per una contrattura ad un muscolo. Il lungodegente Frisenna è fuori, però abbiamo recuperato Bianco. Cambierà qualcosa per diversi motivi nella formazione rispetto al match con l’Avellino. Scelte anche abbastanza obbligate, ma sono abbastanza fiducioso perchè ho giocatori importanti e ci andremo a giocare come sempre la nostra partita. Messa in mora? Ci sono determinati giorni per parlare di certe cose, ed il mio pensiero rimane quello, e giorni in cui si deve pensare alla partita. I ragazzi insieme allo staff sportivo sono concentrati sulla partita, come abbiamo fatto finora. Se i ragazzi fossero stati fragili psicologicamente avrebbero mollato già da tempo. Così invece non è, si sono allenati bene e sotto questo profilo mi ritengo sereno“.
“Se mi aspettavo l’exploit di Luca Moro? Noi abbiamo ragionato su Sipos, Moro e c’era anche Estrella. Con la consapevolezza che potessero fare bene per stimoli, determinazioni, caratteristiche. Moro sicuramente in questo momento sta facendo benissimo sfruttando al meglio il lavoro della suqadra. Ha una disponibilità importante ma sono certo che ritornerà anche il momento di Sipos. Sono ragazzi con cui ad un allenatore piace lavorare perchè sempre sul pezzo, si fermano a fine allenamento a migliorare le loro lacune, vivono qui a Torre del Grifo, sono 24 ore su 24 connessi con il calcio e stanno raccogliendo i frutti“.
“Difesa a zona sulle palle inattive? Ci ho ragionato ma non penso che in questo momento risolva i nostri problemi. Quando concedi centimentri – la nostra squadra in fisicità concede tanti centimetri agli avversari – e ti metti anche a zona, gli altri arrivano a saltare in terzo tempo e sono già più alti di te di 15-20 centimetri, quindi diventa complicato ugualmente. Se ragioniamo ad altissimi livelli, pensiamo ad esempio a un Chiellini che arriva in terzo tempo a saltare in una difesa a zona e fa male. In Serie C di fisici come Chiellini ne ritroviamo tanti, domenica ad esempio ci sarà Mbende che ha molta fisicità. Servirebbe del tempo per lavorare ad un’eventuale soluzione di marcatura a zona sulle palle inattive”.
“Binomio squadra-città? E’ il motore trainante, se non ci fosse questo feeling sarebbe tutto complicato per me ed i ragazzi, che si sono legati a questo feeling e la tifoseria si è legata a questi ragazzi. E’ la cosa che non ti fa perdere la concentrazione e la squadra continuerà a farlo perchè quello che ha assaporato domenica a fine partita gli è piaciuto tanto. Non è più una questione di stipendi. Poi le partite si possono perdere magari per degli errori e qualche difetto da correggere, ma non si perderà sicuramente perchè la squadra non dà tutto“.
“Russini? Io sono di San Marino, l’anno scorso ho seguito tantissimo il Cesena, ho visto molte gare, lo conoscevo, mi è sempre piaciuto, ne abbiamo parlato con il Direttore Pellegrino, lo ha studiato anche lui e si è fatto fatto di tutto per portarlo qui. E’ uno dei primi giocatori che non ha guardato a niente, venendo a Catania capendo l’importanza della piazza. Voleva un’opportunità ed ha trovato in me e Pellegrino due persone che lo stimavano. Avverte fiducia, domenica scorsa insieme a Russotto ha fatto un lavoro in non possesso importantissimo. Quando questi giocatori si mettono a disposizione della squadra e viceversa, emergono le loro caratteristiche”.
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