Dopo le dichiarazioni rilasciate nell’immediato post-gara in conferenza stampa, mister Francesco Baldini risponde alle domande dei giornalisti catanesi tornando sulle questioni societari e sul lavoro portato avanti dalla squadra malgrado le difficoltà:
“Questi ragazzi ci stanno mettendo tutto quello che hanno ogni giorno. Nicolosi ha tranquillizzato i ragazzi, io e Pellegrino potevamo avere una lista di 300 giocatori che ci faceva piacere prendere ma il 90% non è venuto perchè non si fidava della società, l’altro 10% perchè costava troppo. Questi ragazzi sono venuti a Catania senza chiedere quanto guadagnassero ma hanno firmato sapendo che poteva essere un’opportunità vestire questa maglia e rappresentare una società importante. Non ne hanno fatto una questione di stipendi. A loro va tutto il mio rispetto”.
“Maldonado? Aveva bisogno di recuperare. E’ un giocatore importante, l’ho sempre detto. Continuerò a ruotare questi ragazzi, avremo un’altra partita tra pochi giorni (contro l’Avellino al ‘Massimino’), pochissimo tempo per prepararla e non vedo l’ora che arrivi perchè questi ragazzi mi stanno facendo divertire, sono veramente orgoglioso di loro. I progressi li stanno facendo, commettiamo ancora qualche errore ma ci lavoriamo e mi stanno dando disponibilità al lavoro. Greco? E’ uscito perchè ha preso una botta all’anca, come già accaduto a Catanzaro e non ho voluto rischiarlo. Freddi per la frequenza e per il dinamismo che ha non lo toglierei mai dal campo. Creiamo occasioni, abbiamo un ventenne capocannoniere del girone C che è Moro, potevamo fare meglio ma arriveranno anche i gol di Ceccarelli, Russotto e qualche centrocampista. Dobbiamo lavorare, andiamo avanti”.
“Russotto è entrato molto bene, ha dato dinamismo, puntando diverse volte l’uomo. E’ in crescita. Ha bisogno di lavorare. Andrea è un ragazzo molto intelligente e si mette a completa disposizione, io lavorerò tutti i giorni per farlo ritornare al 100%. Cosa c’è da migliorare? A livello di squadra un miliardo di cose. Si può migliorare nella società. A me il lavoro non spaventa, mi preme che si migliori e si diventi più professionali anche come società. E’ impossibile non capire che andando tutti i giorni non so quanti soci sui giornali a turno, facendo dichiarazioni a cavolo per non dire altro si complichi la vita di un allenatore e di una squadra. L’ultimo pensiero di questa società è la squadra. Ed è assurdo perchè la squadra è il motore trainante di questa situazione”.
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