Catania e Bari si ritrovano al “Massimino” dopo l’1-1 risalente al 21 febbraio scorso. Fu un pari con tanto rammarico per il Catania che sprecò, nel finale, una ghiotta opportunità per incamerare i tre punti. Primo tempo bruttino degli uomini di Giuseppe Raffaele che si fecero imbrigliare dai pugliesi non riuscendo a creare azioni pericolose. Il Bari provò a fare la partita con una manovra più ragionata e costruttiva mentre i rossazzurri si limitarono a lanciare lungo per Di Piazza sperando di trovare l’imbucata vincente. Al 35′ i galletti trovarono il vantaggio grazie alla combinazione Sarzi Puttini-Cianci. L’esterno biancorosso si liberò di due uomini e crossò per Cianci che, con un colpo di testa in torsione, insaccò sul secondo palo.
Nella ripresa cambiò atteggiamento il Catania grazie anche agli innesti di Golfo (al posto di Sales) e Sarao (per Maldonado), adottando un modulo ancora più offensivo, il 4-2-4. Al 63’ Di Piazza, liberissimo in area, non riuscì a colpire di testa e sul contro-cross di Russotto, Sarao non impattò bene la sfera vanificando l’azione. Poco dopo arrivò il gol del pareggio. Magnifica traiettoria disegnata da Russotto per la testa di Sarao, il quale indirizzò la sfera nell’angolino basso. Ancora Sarao pericoloso al 75’ con un’apprezzabile rovesciata parata dall’estremo difensore biancorosso. Al 92’ gli uomini di Raffaele sciuparono la migliore chance per passare in vantaggio. Sarao venne vistosamente trattenuto in area e l’arbitro assegnò il calcio di rigore al Catania. Dal dischetto partì Dall’Oglio che venne ipnotizzato da Frattali. L’errore dagli undici metri spense il Catania e dopo altri 3 minuti di recuperò l’arbitrà mandò le squadre negli spogliatoi. Per la compagine etnea non bastò una buona ripresa ed un ottimo Manuel Sarao per avere la meglio sui pugliesi. Domenica sarà ancora Catania-Bari e quell’episodio del rigore sbagliato grida ancora vendetta.
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