Vediamo come la stampa pugliese analizza la vittoria del Bari contro il Catania allo stadio “Angelo Massimino”, che non si concretizzava dalla stagione 2014/15.
Su Bari-Il Quotidiano Italiano si legge di “vittoria strameritata” per i biancorossi contro un Catania che aveva trovato il pari alla prima vera occasione ed i biancorossi che già in occasione del momentaneo 0-1 si erano portati “meritatamente in vantaggio” con Terranova. La squadra di Mignani entra in campo “con la testa giusta, perché l’atteggiamento messo in campo dai giocatori è stato convincente sin dalle prime battute di gioco”. La redazione di Bari Viva sottolinea anche i pasticci difensivi del Catania, in particolare il retropassaggio di Monteagudo al portiere, costretto ad uscire con le mani per evitare l’intervento di Antenucci, e nel finale lo stesso argentino che “rinvia malissimo sul piede di Marras”, che trova la testa di Simeri per il definivo 1-2. Viene, inoltre, posto l’accento sul gran caldo che ha condizionato la lucidità delle due formazioni.
Bari One evidenzia il fatto che nelle prime quattro giornate i pugliesi abbiano disputato tre gare in trasferta e parlano di “bottino niente male” di punti per un Bari che sale a quota 10 “malgrado sia ancora in fase di costruzione”. Vengono anche messe in risalto le dichiarazioni del tecnico Mignani nel post-gara, quando ha ammesso che “può aver contribuito un pizzico di fortuna”, aggiungendo che “la fortuna aiuta gli audaci. Audaci come Simone Simeri che per la terza partita consecutiva entra e segna, in due casi su tre il gol decisivo”. Su La Bari Calcio si legge che il corner attraverso cui il Catania aveva pareggiato i conti sia stato contestato dai galletti e che Simeri ha regalato alla sua squadra “tre punti pesantissimi” mantenendo l’imbattibilità il campionato e conquistando la terza vittoria di fila.
Bari in rete fa notare come il Catania sia stato “alle prese con diversi errori nel palleggio” palesando “difficoltà di fronte alla grande personalità dei pugliesi”. Nel finale la benzina “sembra finita” per il Bari, “al cospetto di un Catania ringalluzzito dal gol del pareggio. Per la la terza volta da subentrato, Simone Simeri risolve la contesa e regala i tre punti al Bari con una inzuccata vincente disegnata da un traversone meraviglioso di Marras. E’ la vittoria del gruppo. Un Bari da applausi, con gli attributi e le qualità giuste per recitare un ruolo da assoluto protagonista in questo campionato”. Bari nel pallone sostiene che il Bari abbia vinto con merito attraverso “una prestazione di spessore e personalità, collezionando numerose palle gol e rischiando pochissimo in difesa, se non in occasione del momentaneo pareggio dei siciliani”, per poi aggiungere che alla squadra di Mignani “servirebbe probabilmente un po’ di cinismo in più, ma la maturità e la compattezza di un gruppo si vede anche in certe occasioni: trovare il gol vittoria quando ormai sembrava che l’1-1 fosse inevitabile, dimostra convinzione e doti che fanno ben sperare”.
Su Tutto Bari, infine, leggiamo che gli etnei “nulla hanno potuto di fronte a chi ha forse compreso, dopo due stagioni di apprendistato, quanto sia complessa la Lega Pro. Simeri incarna l’animo buono di un Bari finalmente cattivo. Un gioco di parole per spiegare quanto essere belli paghi poco in una categoria dove la bellezza dev’essere esclusivamente proporzionale al successo. L’unica ad avere appeal su tifosi e classifica. Il resto non conta. Meglio un Bari cattivo e smaliziato, proprio come Simone Simeri al quarto minuto di recupero di una gara dominata per larghi tratti. E poco importa se i biancorossi hanno concesso un quarto d’ora al Catania. I padroni di casa sono rimasti in partita solo perché il Bari ha avuto il demerito di non chiudere la pratica quando avrebbe forse dovuto adoperare sciabola e non fioretto”.
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