L’EDITORIALE – Vittoria salutare. Inizia la missione Pagani. Quanto vale questo Catania? Sigi, hai il tuo bel da fare

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Simbolo di Catania

Prima vittoria in campionato e riscatto immediato del deludente esordio di Monopoli. Il Catania vince e lo fa attraverso una convincente prestazione davanti al proprio pubblico. I rossazzurri sorridono e regalano una gioia al popolo rossazzurro che ha apprezzato l’impegno e lo spirito dei protagonisti in campo, i quali hanno assicurato quella determinazione e quell’ardore agonistico espressamente richiesti da Baldini. Un successo meritato, ottenuto contro un avversario che aveva precedentemente messo in difficoltà la Juve Stabia e vinto in Coppa Italia Serie C al “San Nicola” muovendosi bene sul mercato.

Adesso però è il momento di archiviare la bella serata vissuta al “Massimino” e di voltare pagina. Oggi, martedì 7 settembre, inizia una nuova settimana di lavoro per i rossazzurri che riprendono gli allenamenti dopo due giorni di riposo. Testa rivolta a Pagani, dove tradizionalmente il Catania ha incontrato spesso difficoltà avendo ottenuto solo due vittorie nella storia dei confronti al “Marcello Torre”. Dare continuità al successo di sabato scorso sarebbe un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita di un Catania composto per dieci unità da calciatori della passata stagione, per il resto da qualche nuovo elemento sui 30 anni di età e, soprattutto, giovani di prospettiva.

La gente di Catania si chiede dove potrà arrivare questa squadra. Le parole di Giovanni Palma – membro del CdA di Sigi – ai microfoni di ‘Corner’ alimentano confusione in quanto si è passati nel giro di poco tempo dal dichiarato tentativo di salire in B all’obiettivo di centrare almeno il quarto posto, fino ad arrivare al messaggio di “lottare per la salvezza”. In realtà non è ben chiaro quanto valga realmente questo Catania, ma è risaputo che le risorse a disposizione siano poche. La vera formazione di Baldini non è certamente quella (non) vista a Monopoli, ma il complesso di squadra che ha saputo interpretare con efficacia, abnegazione e impegno i dettami tecnico-tattici di Baldini sabato. Offrendo uno spettacolo degno di nota. Ma saranno i prossimi banchi di prova a fornire un quadro più chiaro ed esaustivo della situazione.

Meglio evitare facili esaltazioni dopo appena due giornate e, al tempo stesso, non deprimersi fino ad arrivare a definire il Catania da retrocessione. Sarà il terreno di gioco a stabilire come i ragazzi di Baldini misureranno le proprie ambizioni nelle prossime settimane. Non basta una partita ben giocata per descrivere Sipos come il nuovo Maradona, al di là delle ottime impressioni ricavate, nemmeno un ko pesante sul campo di Monopoli decisamente ostico per il Catania per sentenziare l’inadeguatezza della rosa. Giusto godere dei benefici di una vittoria salutare, ma piedi ben piantati per terra.

Sul fronte extra-campo, invece, la Sigi ha il suo bel da fare occupandosi di onorare gli importanti adempimenti federali del 16 settembre onde evitare il ripetersi dei fatti del 2 agosto. Spazio, poi, alla risoluzione della vicenda legata alla richiesta di sequestro conservativo fino a 3 milioni di euro nei confronti del Calcio Catania con l’udienza prevista per il 20 settembre. Aspetto spinoso che deve essere affrontato con la necessaria lucidità. Infine, in merito alle interlocuzioni con altri soggetti potenzialmente interessati ad entrare in società (attendiamo conferme sulle voci di imprenditori romani e genovesi che circolano in questi giorni), l’auspicio è che si riesca a trovare un rimedio per dare stabilità al Calcio Catania dopo mesi di chiacchiere portate via dal vento.

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