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Nella 6ª giornata di Serie C la Turris riesce ad espugnare per la prima volta nella propria storia l'”Angelo Massimino” sconfiggendo i padroni di casa per 4-3. In un primo tempo nel quale succede veramente di tutto sono gli ospiti a sfiorare il gol del vantaggio a pochi secondi dal fischio d’inizio con la volée di Varutti che termina di un soffio a lato (1’). Al 7’ arriva però il vantaggio del Catania. Azione di ripartenza degli etnei che porta alla conclusione Provenzano. Il debole tiro del mediano rossazzurro si trasforma in un assist per Moro che, con una veronica, si gira bene e spedisce la palla sotto l’incrocio dei pali. Appena 60” dopo arriva improvviso il pareggio degli ospiti. Ropolo sbaglia il controllo della sfera e perde il contrasto con Giannone, permettendo così al numero 10 avversario di involarsi verso la porta e battere Sala sul secondo palo. Episodio dubbio al minuto 11 quando Russini cade al limite dell’area sul tocco di Esempio ma l’arbitro ammonisce per simulazione il 20 rossazzurro. Qualche istante dopo, azione in velocità dei padroni di casa ma il cross fuori misura di Moro non permette a Russini, da solo in area, di ribadire in rete il pallone (17’). Al 20’ esce fuori di poco la botta da fuori di Giannone, mentre due minuti più tardi è Russotto a testare i riflessi di Perina con uno splendido tiro a giro ben deviato in corner dall’estremo difensore campano. Al 37’ Russini, già ammonito, interviene su un avversario a palla lontana e viene espulso per doppio giallo. Baldini opera allora il primo cambio richiamando Ropolo ed inserendo Biondi e passando nuovamente alla difesa a 4. In pieno recupero la Turris trova il gol del vantaggio. Ancora un ispiratissimo Giannone serve splendidamente Varutti che di prima intenzione cede la sfera a Leonetti il quale, a porta sguarnita, segna il tap-in dell’1-2 (47’). All’intervallo ancora protagonista l’arbitro che espelle per proteste mister Baldini.
Nella ripresa entrano immediatamente Greco e Sipos al posto di Provenzano e Russotto e proprio il giocatore scuola Roma prova a sorprendere il portiere dei corallini con una gran conclusione da fuori ma la sfera viene spedita in calcio d’angolo (49’). Il corner viene però sfruttato dalla Turris che parte in contropiede e s’invola verso l’area catanese ma il mancino di Giannone termina di un soffio a lato (50’). Tre minuti dopo gli ospiti calano il tris. Leonetti vede il movimento di Santaniello che con uno splendido pallonetto supera Sala per il clamoroso 1-3.
In questa gara le emozioni non finiscono mai e così al minuto 56 il tiro di Maldonado viene toccato con un braccio da un difensore avversario decretando il calcio di rigore in favore degli etnei. Dal dischetto il giovane Moro spiazza Perina e sigla la doppietta personale riaprendo la sfida. L’Elefante prova a sfruttare il momento positivo con il rasoterra di Calapai ma ancora una volta Perina dice di no ai rossazzurri (60’). Nemmeno il tempo di respirare che Ercolani perde banalmente palla in favore di Santaniello che a tu per tu con Sala stavolta spedisce la sfera sul fondo (61’). Con il Catania tutto proiettato in avanti la Turris cala il poker, sfruttando sempre un’azione di rimessa, con la scivolata di Esempio che di punta spiazza Sala sul primo palo per il 2-4 ospite. Dalla tribuna Baldini opera altri cambi rilevando Zanchi e Moro e chiamando in causa Pinto e Rosaia. Grandi emozioni nel finale ad incominciare dal minuto 83 quando Biondi, a porta sguarnita, ribadisce in rete un batti e ribatti creatosi sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al minuto 87 è invece provvidenziale la deviazione di Pinto sul tiro di Ghislandi.
Infine in pieno recupero l’estremo difensore campano salva il risultato respingendo con i piedi la conclusione a botta sicura di Calapai (93’). Al triplice fischio ad esultare sono dunque i campani che confermano il trend positivo fuori casa (avendo vinto tre delle quattro giocate lontano dalle mura amiche) e salendo a quota 10 punti in classifica. Per il Catania invece altro stop inatteso frutto di grossolani errori, letture difensive sbagliate e mancanza di un adeguato filtro a centrocampo con Giannone (migliore in campo) liberissimo di inventare e spaziare tra le linee.
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