Il Catania continua a sfoltire la propria rosa raggiungendo l’intesa per la risoluzione consensuale con Alessandro Gatto.
Alle falde dell’Etna il calciatore non è riuscito a mettersi in evidenza, incappando in una stagione sfortunata e costellata da infortuni tra Catania e Cavese (compreso anche il Covid). Approdato nell’estate del 2020 dopo la proficua esperienza di Bisceglie (7 reti e 3 assist in 32 presenze), l’ex attaccante di Monopoli ed Arzachena ha disputato 4 partite nelle prime sette giornate di campionato, per poi finire in panchina e non essere più chiamato in causa da mister Raffaele. Con appena 140 minuti di gioco sulle spalle, durante il mercato di riparazione il Direttore Pellegrino ha deciso di cederlo in prestito secco alla Cavese, sperando che il bomber pugliese potesse riscattarsi. Purtroppo anche con gli aquilotti le cose non sono andate per il verso giusto e Gatto non ha lasciato il segno, totalizzando solamente 570’ spalmati in 15 gare.
Dopo la deludente parentesi campana, l’attaccante tarantino è ritornato a Torre del Grifo per svolgere il ritiro estivo e provare a convincere mister Baldini delle proprie qualità, ma anche in questo caso, nonostante l’impegno e la professionalità dimostrata, il classe ‘94 non ha fatto ricredere la società, sancendo la definitiva separazione con il Catania. Il club etneo ha riempito lo slot lasciato libero dall’atleta ventisettenne reperendo il difensore centrale Paolo Ropolo.
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