EXTRA-CAMPO: scenario complesso. E c’è il nodo Torre del Grifo

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C’è il campo, che vede un Catania ancora alla ricerca di una precisa identità. E c’è l’extra-campo, che non fa dormire sonni tranquilli. Le interlocuzioni proseguono ma continuano a non produrre risultati significativi, se non l’allontanamento di nuove figure imprenditoriali con le quali si cerca di trovare accordi per un ingresso in società, ma che di fronte al monte debitorio elevato si defilano. Altri contatti sono stati avviati ma lo scenario resta complesso e articolato.

Nei giorni scorsi uno dei componenti del CdA di Sigi, Giovanni Palma, ha sollevato il problema legato a Torre del Grifo. Il Village è una struttura all’avanguardia che può generare profitti e rappresentare una vera risorsa economica per il Catania, ma soltanto nella misura in cui viene messa nelle condizioni di operare a pieno regime. Altrimenti diventa una zavorra, per via degli elevati costi di gestione. E’ un problema da risolvere in qualche modo, magari concedendo la gestione di parte della struttura per rientrare dalle spese ingenti da sostenere.

La proprietà del Calcio Catania tira un sospiro di sollievo per la sospensione da parte della FIGC del pagamento delle scadenze tributarie e fiscali. Ma sono adempimenti che, prima o poi, andranno onorati. Come non bisogna dimenticare che vanno comunque pagati gli emolumenti ai propri tesserati. Necessario immettere altra liquidità per ricapitalizzare. Nel frattempo si avvicina l’udienza del 20 settembre legata alla richiesta di sequestro conservativo dei beni per una cifra superiore ai 3 milioni di euro della quale, come riportato in più di un’occasione sulle nostre pagine, conosceremo l’esito probabilmente entro il mese di ottobre. E bisogna fare i conti con i debiti verso enti pubblici e privati, altra vicenda spinosa rimasta irrisolta.

===>>> LA SICILIA – Le Mura: “Daremo parte di Torre del Grifo ai privati”

 

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