ESCLUSIVA – Stampa locale, Giliberto: “Svincolati, interverrei in difesa. Maldonado deve essere più incisivo. Extra-campo, si vive alla giornata. Pagani esame importante”

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L’avvio di campionato dei rossazzurri, la trasferta di Pagani, le ultime novità provenienti dall’extra-campo. Ne abbiamo parlato con il collega Massimiliano Giliberto del quotidiano online “La Gazzetta Catanese”, che ringraziamo per essere intervenuto ai nostri microfoni.

Quali impressioni hai ricavato da questo inizio di stagione?
“E’ ancora presto per esprimerci e dare dei giudizi definitivi. Almeno devono passare 8-10 giornate. Inevitabilmente sabato sono emerse delle buone qualità in alcuni giocatori. Ceccarelli sulla fascia può essere un valore aggiunto e dire la sua in questo campionato, possiede un ottimo sinistro. Ci sono delle situazioni che vanno ottimizzate e migliorate. Soprattutto a centrocampo dove Maldonado, Provenzano e Rosaia dal mio punto di vista non garantiscono il giusto filtro, quando viene colpito nella zona centrale il Catania va in sofferenza. Mi fanno ben sperare però i minuti ben giocati da Greco che ha gamba, fa legna, rompe il gioco avversario. Lo vedrei bene accanto a Maldonado, un pò come faceva Welbeck, bavo nella fase d’interdizione lasciando a Maldonado quella di costruzione. Sono convinto che Baldini queste dinamiche le stia studiando con molta attenzione”.

A proposito di Maldonado, ti ha convinto il suo avvio di campionato?
“Non è partito al meglio. Anche sabato ha commesso un errore in uscita che poteva costare caro. Ha delle buone doti, un buon piede, un buon lancio e le potenzialità per fare un campionato più importante ma ancora lo deve dimostrare. Vorrei che fosse più carismatico nell’andarsi a prendere il pallone, più pronto a dettare il passaggio. Gli manca ancora questo smalto nell’entrare nel vivo del gioco. Forse ancora non è pienamente concentrato e calato nel’avvio di stagione della squadra ma dal suo piede possono nascere azioni interessanti. E’ lui il faro del gioco. Se entra appieno nel ruolo di essere la luce della squadra, potremmo vedere un ottimo centrocampista che può fare una grande carriera. Senza dimenticare che in alternativa mi incuriosisce parecchio Cataldi. Se ne parla un gran bene. Lui e Greco sono ben conosciuti da Baldini per averli avuti nelle giovanili della Roma. Io continuerei a dare fiducia Maldonado, ma deve essere più incisivo”.

Dove interverresti ancora sul mercato degli svincolati?
“I centrali di difesa sono pochi, considerando che Claiton ha 37 anni e non sappiamo quale numero di presenze ti può garantire. Lo scorso anno Ropolo non ha totalizzato molte apparizioni. Poi c’è Pino che è un 2002. Dal punto di vista numerico servirebbe un altro centrale. Fermo restando che Ercolani e Monteagudo, giocando, acquisiscono sicurezza. Adesso sarà interessante vedere come affronteranno i prossimi banchi di prova con avversari più forti. A centrocampo numericamente ci siamo ma Izco non è lo stesso giocatore che conoscevamo. In attacco c’è abbondanza e qualità sulle corsie esterne, le punte Sipos e Moro sono tutte da scroprire e non mi stupisce che siano entrambe del 2000 e 2001. Lo scorso anno ricordiamoci che nella prima parte di stagione fu Pecorino a trascinare il Catania con i suoi gol. Un attaccante di esperienza può essere importante ma la voglia di spaccare il mondo di un ragazzo di 20 anni è determinante e lo ha dimostrato lo stesso Sipos sabato. So che Pellegrino attende novità su Estrella, ragazzo con delle doti importanti. Se il Catania riesce a tesserarlo sono convinto che può fare grandi cose. In passato ci si affidava a giocatori esperti e di categoria, ma quando il Catania vantava in attacco gente come Curiale, Marotta e Di Piazza non ha concluso granchè”.

Stancampiano titolare, te lo aspettavi?
“Mi ha sorpreso in funzione del curriculum di Sala, che ha alle spalle dei campionati importanti con la Ternana. Mi aspettavo giocasse quest’ultimo, invece viene impiegato Stancampiano che, in tutta sincerità, non mi ha dato estrema garanzia. Per Baldini forse al momento le gerarchie sono queste, in ogni caso mi aspetto che siano gerarchie ben definite perchè il ruolo del portiere è determinante e l’alternanza in quel ruolo secondo me non è proficua per il reparto difensivo”.

Domenica si va a Pagani, cosa ti aspetti dalla prossima sfida?
“Già il fatto che la partita non venga rinviata per pioggia è una notiziona (ride, ndr). La Paganese non ha perso tempo per cambiare allenatore facendo già fuori Di Napoli, ma saranno state scelte abbastanza ponderate. Dare continuità alla vittoria con l’Andria significherebbe tanto, ti permetterebbe di affrontare le successive gare con maggiore sicurezza compattando ancora di più il gruppo. In vista di un filotto di partite niente male, sarebbe importante tornare da Pagani con un buon risultato. E’ un esame da affrontare al meglio. Vedremo anche se recupererà Piccolo, sarebbe un ulteriore freccia a disposizione di Baldini”.

Extra-campo, il Catania rispetterà le prossime scadenze federali?
“Il leitmotiv di questa stagione è quello di vivere alla giornata. Impossibile fare previsioni sia in campo che nell’extra-campo. A sentire i vari esponenti della Sigi si capisce che le risorse sono davvero poche. Si attende come manna dal cielo la possibilità che un nuovo investitore possa introdurre liquidità all’interno delle casse del Catania. Si chiederà un  ulteriore sforzo agli attuali soci, poi ci saranno tante altre scadenze da onorare. Quella del 20 settembre è una data importante perchè il Tribunale si pronuncerà sulla richiesta della curatela fallimentare della Calcio Catania Servizi di sequestro conservativo superiore ai 3 milioni. Sono veramente tanti soldi. Da quello che mi arriva, sembrerebbe che alcune posizioni siano abbastanza consolidate. Mi riferisco soprattutto agli ex amministratori delegati”.

Interlocuzioni, si parla anche di imprenditori liguri e romani. Si muove qualcosa?
“Ripeto, al momento si vive alla giornata. Quello che viene si affronta. Qualcosa comunque c’è. Le interlocuzioni ci sono. E’ volontà di Sigi trovare nuovi investitori. Ho percepito che ci saranno incontri a breve. Così come Baldini lavora sul campo, sono convinto che i componenti della Sigi stanno lavorando per portare avanti certi discorsi. Ho la sensazione che all’orizzonte un investitore della portata di Tacopina non ci sia, almeno per il momento. Immaginiamo un investitore che entri in Sigi dando una mano d’aiuto, magari con una percentuale rilevante ma non che rilevi il 100% delle azioni vista l’enorme montagna debitoria, che poi è stata la causa per certi aspetti della lunga ed estenuante trattativa fallita con Tacopina”. 

Si riuscirà, finalmente, a parlare anche di calcio?
“E’ il momento di lanciare un messaggio per tutti. Riappropriandosi principalmente di ciò che è l’entusiasmo di essere tifosi. Sabato è stato bellissimo tornare allo stadio e risentire l’entusiasmo della gente. Il boato al gol di Sipos è stata l’emozione più grande. In questo momento l’emozione è forte perchè si viene da una vittoria, adesso ci si proietta verso Pagani. Magari un eventuale altro gol di Sipos ci potrà fare ingolosire ancora di più. Indossa la maglia numero 25, lo stesso di Oliveira e ‘Malaka’ Martinez. Chissà che non si confermi un numero importante per la storia del Catania. Non vanno trascurati i problemi extra-campo, ma godiamoci anche il fatto di essere dei tifosi di calcio dove le emozioni che vengono fuori dal rettangolo verde sono le più belle da raccontare, da discutere”. 

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