ESCLUSIVA – Stampa campana, De Prisco: “Catania, giusto ripartire dai giovani. Gara aperta a Pagani. Paganese, investimenti importanti”

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Domenica il Catania renderà visita alla Paganese. Trasferta insidiosa per i rossazzurri che dovranno dimostrare, sul campo, che Monopoli è solo un lontano ricordo. Si riparte contro un avversario che ha rimpiazzato mister Raffaele Di Napoli con Gianluca Grassadonia, tornato sulla panchina della Paganese a distanza di anni dagli ottimi risultati ottenuti in azzurrostellato. Per saperne di più sul prossimo avversario degli etnei, abbiamo contattato il collega del quotidiano La Città di Salerno Gerardo De Prisco, che segue con molta attenzione e professionalità le vicende della Paganese e ringraziamo per essere intervenuto ai nostri microfoni. E’ stata anche l’occasione per chiedergli alcune riflessioni sul Catania.

Salta la panchina della Paganese dopo due giornate di campionato. Te lo aspettavi?
“Personalmente credevo gli dessero ulteriore tempo, attendendo le successive gare in casa con Catania e Taranto. Forse l’esonero è un pò prematuro. Se avevano l’intenzione di riportare a Pagani mister Grassadonia con Fusco vice, ricordando l’ultima grande annata della Paganese nel 2015/2016 in cui gli azzurrostellati arrivarono ai playoff per la B, lo si poteva fare dall’inizio. Evidentemente, visto anche il forte legame tra Di Napoli ed il presidente Trapani, si è voluto dare inizialmente l’opportunità a Di Napoli dopo la salvezza della Paganese. Meglio adesso, comunque, procedere con un esonero piuttosto che perdere, magari, qualche altra partita e soprattutto qualche altra settimana di preparazione e conoscenza del gruppo”

Cosa può dare in più il ritorno di Grassadonia alla squadra?
“Mister Grassadonia potrebbe continuare con il 3-5-2, uno dei moduli da lui prediletti. La partita col Catania sarà molto indicativa in questo senso. Grassadonia ci ha abituato a squadre brave nel fraseggio e uno-due veloci, quello che è mancato un pò alla Paganese in queste prime giornate. Vuoi anche per la struttura dei giocatori. Vedi i vari Castaldo, Diop, Piovaccari che sono più portati al gioco aereo. Ma a centrocampo mi aspetto che si possa far filtrare molto di più questo reparto, in difficoltà con l’ACR Messina prima e soprattutto con il Latina dopo”

La Paganese ha tesserato diversi giocatori esperti, Castaldo su tutti. Come valuti la politica adottata dalla società quest’anno?
“Forse mai come adesso ha puntato su calciatori esperti che hanno navigato anche in categorie superiori. Piovaccari addirittua ha presenze in Champions, cito inoltre Tissone, Castaldo, Zito, Schiavi. E’ stato fatto un enorme sforzo da questo punto di vista, in più bisognerà vedere gli Under come si riveleranno. Guadagni è alla sua terza stagione in azzurrostellato e dovrebbe essere quella della consacrazione. Manarelli è sembrato un buon Under su cui fare affidamento sulla fascia sinistra e poi in difesa c’è Scanagatta, Cretella a centrocampo ha fatto vedere delle buone cose. Avranno tempo di crescere. Portare a Pagani diversi profili di esperienza, comunque, è stata una decisione forte della Paganese avendo fatto anche degli investimenti importanti a livello economico”

Il Catania, al contrario, ha ringiovanito la rosa. Può essere la strada giusta per ripartire?
“Il Catania ha cambiato politica rispetto al passato, scelta dovuta forse anche alle problematiche societarie. Sipos si è presentato da subito come un giocatore forte, un classe 2000 che ha siglato una doppietta all’esordio nella scorsa giornata. Il Catania deve ripartire da questi elementi giovani, facendolo con una programmazione seria senza puntare necessariamente sui nomi. Deve essere conscio delle proprie possibilità, cercando comunque sempre di onorare il nome e la piazza che sicuramente non merita la C”

Lotta promozione, playoff e salvezza. Quali le squadre più attrezzate e come si inseriscono Catania e Paganese in questo contesto?
“La lotta promozione vede, almeno sulla carta, in un’eventuale griglia di partenza Catanzaro, Palermo e Avellino davanti. Bisogna capire come e se il Bari riuscirà ad ingranare perchè la piazza è molto esigente e chiede risultati immediati. La tifoseria è un pò delusa dalla politica di De Laurentiis negli ultimi anni. La sorpresa potrebbe essere il Monopoli che, dopo un mercato lungimirante e buoni investimenti potrebbe dire la sua in ottica promozione, non so se diretta anche perchè ci sono le tre squadre sopra citate che sono molto più strutturate secondo me per ambire al primo posto. Per i playoff c’è un bel gruppo, il Foggia di Zeman che vedo da quinta-sesta posizione, il Catania stesso, la Virtus Francavilla, l’ACR Messina che mi ha ben impressionato a Pagani. Tante formazioni che possono occupare la zona che fino al decimo posto consente di disputare i playoff. La Paganese invece deve ricercare il raggiungimento della salvezza prima possibile e, cammin facendo, stabilire quale potrà essere il suo obiettivo realistico”

Paganese-Catania, ritieni che la gara sia aperta a qualsiasi risultato?
“Secondo me sì, soprattutto a seguito del cambio di allenatore. Il Catania arriva da favorito a Pagani, forte anche della vittoria sulla Fidelis Andria che ha costruito un organico importante, con gente come Bubas e Di Piazza in avanti. La Paganese deve ancora registrare qualcosa, solitamente dopo un cambio in panchina c’è sempre una reazione d’orgoglio ed entusiasmo. Se fosse così, assisteremmo ad una partita dalle mille emozioni”

A quali giocatori della Paganese dovrà prestare attenzione particolare il Catania?
“La Paganese si deve ancora consolidare come squadra ma ci sono calciatori decisivi. Castaldo ha trascinato i compagni contro il Messina al pareggio per 4-4, siglando una doppietta a 39 anni, esempio di giocatore che nonostante l’età è sempre sul pezzo, pronto a fare sponde per i compagni e concentrato fino al 95′. Lo stesso Diop penso vorrà rifarsi dopo un inizio di campionato non all’altezza del calciatore che ha regalato la salvezza alla Paganese lo scorso anno. Sugli esterni Manarelli è interessante soprattutto in fase offensiva. A centrocampo se Tissone fa vedere quel che ha evidenziato nei primi minuti contro il Latina andando su ogni pallone e smistando bene le palle per gli attaccanti, allora anche lui può essere un calciatore di cui il Catania deve fare molta attenzione. In difesa invece il Catania può colpire la Paganese perchè finora Murolo, rinforzo d’esperienza, non ha ripagato l’invesimento fatto ed ha ancora qualcosa da registrare”

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