ESCLUSIVA – Di Julio: “Reagire è un dovere. Catania grande occasione per i giovani. Scendere in campo con la mentalità dei tifosi”

0
1204

Interviene frequentemente ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, lo fa molto volentieri e sentirlo è sempre un piacere per la nostra redazione. Dino Di Julio, grande ex centrocampista rossazzurro anni ’90 legato come pochi ai colori sociali del Catania, lo abbiamo sentito dopo la disfatta di Monopoli raccogliendo pareri e considerazioni in vista del prosieguo del percorso dell’Elefante in questa stagione.

Dino, so che non ti aspettavi minimamente un esordio così amaro per il Catania…
“Credevo che il Catania potesse vincere a Monopoli, pur essendo una partita difficile. Te lo avevo anche scritto via social, perchè il Monopoli visto in Coppa Italia non mi aveva impressionato più di tanto. Ma nel calcio non si finisce mai di meravigliarsi, ha sempre ragione chi fa gol. Speriamo che intorno ai giocatori che sono rimasti si riesca a ripartire mettendo da parte quel passo falso, magari come quando successe a noi a Chieti, perdendo con gol del famoso Fabio Grosso ma da lì inizio una cavalcata che ci portò a vincere il campionato”.

Ti aspetti una reazione importante dal Catania?
“I calciatori hanno il dovere di reagire. Di far vedere che quello non era il vero Catania. Puoi perdere, ma non con un passivo così pesante. Il 3-0 è sempre un brutto schiaffo, tra l’altro non è la prima volta che a Monopoli i rossazzurri faticano così tanto. Ero davvero convinto che il Catania facesse una prestazione importante, sono rimasto meravigliato dal Monopoli ma c’era da aspettarsi anche molto di più dagli etnei. Ripeto, mi aspetto una reazione e sono sicuro che non tarderà ad arrivare, soprattutto giocando in casa. Anzi, aggiungo che deve essere un obiettivo primario dei calciatori quello di fare le prestazioni per riportare la gente allo stadio. Significherebbe avere dalla propria parte un’arma in più ed i tifosi si concentrerebbeo più sulla maglia rossazzurra che sui problemi societari”.  

Come si riparte dopo un esordio così negativo?
“Con la consapevolezza che se porti a casa un risultato importante il tifoso ti incoraggia subito. Non credo proprio che il Catania lotterà per la salvezza, penso che i valori ci siano in questa squadra ma bisogna amalgamare il gruppo. I problemi finanziari del club hanno la loro incidenza, chiaramente si dovrebbe trovare una proprietà solida. Delle persone che prendano per mano il Catania, come una famiglia, come la loro vita. Vanno messi a posto i problemi societari perchè non danno tranquillità alla piazza, alla squadra, allo staff tecnico”.

Molti giocatori sono andati via, altri sono rimasti e Baldini ha accolto anche diversi giovani in organico. Da ex rossazzurro, cosa ti senti di dire ai nuovi arrivati?
“Potrebbe essere un’incognita avere tanti giovani in rosa. Per andare a Catania non bastano le qualità tecniche, ma se faranno bene i calciatori non dimenticheranno mai la piazza di Catania. Ti dà tanto se scendi in campo con la testa del tifoso, dimostrando tantissime qualità e grande attaccamento alla maglia. Il tifoso vuole la famosa maglietta sudata, mi auguro che i giovani insieme ai big riescano a formare uno spogliatoio granitico, determinato ad affrontare chiunque a viso aperto, ripristinando la mentalità che poi Baldini aveva già fatto acquisire alla squadra nella passata stagione”.

Quanto pesa la maglia del Catania?
“Catania è per tutti ma è per pochi, dico sempre questo. Basterebbe poco per farsi amare dai tifosi se ti dimostri attaccato alla maglia e ai colori. Oggi purtroppo la società non è ben strutturata e sicura a livello finanziario ma Catania è un bagaglio che ti porti dietro per tutta la vita. Pessina ha giocato una sola partita in rossazzurro, sicuramente però avrà vissuto un ambiente molto formativo e oggi abbiamo visto dov’è arrivato. Catania ti forma, ti fa diventare calciatore. I giovani devono sapere che parliamo di una delle piazze più importanti d’Italia. E’ una fortuna giocare alle pendici dell’Etna, per loro rappresenta una grande occasione perchè se fanno bene a Catania possono tranquillamente ambire a categorie superiori. Questi ragazzi devono entrare nella mentalità dei tifosi”.

Questa piazza ti è rimasta dentro, si percepisce chiaramente da come ne parli.
“Non potrebbe essere diversamente. Ho talmente tanti ricordi indelebili. Sono passati anni ma il mio piccolo sogno nel cassetto è sempre quello di tornare giù, ritrovando tanti amici e, magari, dando una mano alla società nella cura del settore giovanile. Chissà. Se ricevessi una chiamata con il prefisso di Catania, farei immediatamente le valigie dicendo sì ad un’eventuale proposta del club senza esitare. In questi giorni ho ricevuto un bellissimo regalo da un mio caro amico, un filmato contenente tutti i miei assist a Catania. Per un attimo fai un tuffo nel passato e rivivi quei momenti di entusiasmo del popolo rossazzurro che mi ha regalato tante emozioni. Quei colori, il tifo incessante del pubblico, quella squadra composta da uomini veri che fu capace di realizzare una grande impresa e di fare impazzire di gioia una piazza incredibile in cui consiglio a qualsiasi calciatore di andare a giocare. Spero che il Catania torni dove merita, purtroppo è un disco continuo che si ripete nella mia testa ma prima o poi quel momento arriverà. Mi auguro prima possibile”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***