ESCLUSIVA – Gregori: “Fidatevi dei giovani rossazzurri. Catania a fari spenti, Pagani bel banco di prova”

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Massimo Gregori

Massimo Gregori è cresciuto nelle giovanili della Roma per poi esordire nella massima serie con la maglia del Catania, negli anni ’80. Diversi giovani, quest’anno, ripartono proprio dal Catania. Alcuni dei quali sono cresciuti nel florido vivaio giallorosso. A proposito dell’esperienza che stanno vivendo questi ragazzi e delle prospettive future in casa Catania, Gregori – peraltro doppio ex dell’incontro di domenica tra Paganese e Catania – concede un’intervista ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com scommettendo sui giovani rossazzurri.

Massimo, il tuo ricordo di Catania è legato indissolubilmente al trasferimento dalla Roma in giovane età.
“Feci il Torneo di Viareggio, Di Marzio rimase colpito favorevolmente dalle mie prestazioni e mi volle portare giù a Catania. La Roma, allora, decise di cedermi in prestito. Dissi subito sì al Catania perchè la Roma mi aveva proposto anche altre soluzioni, il Monza in B ed il Trento in C. Scelsi Catania perchè ero un ragazzino che sognava di esplodere a certi livelli, i rossazzurri allora militavano in Serie A ed avevano grande entusiasmo dopo avere vinto gli spareggi promozione in B”

Mai come quest’anno il Catania punta forte sui giovani, alcuni dei quali cresciuti proprio nel vivaio della Roma.
“Ottima scelta perchè la Roma sta facendo un ottimo lavoro con i giovani. Lo stesso Baldini ha allenato l’Under 17 della Roma ottenendo brillanti risultati. I ragazzi che sono arrivati a Catania li conosce, sa che sono bravi e vedrete che in Lega Pro faranno la differenza. Giocare in una piazza come quella etnea non è facile, ma Baldini li avrà visti affamati ed ha una visione completa delle loro qualità e caratteristiche, ritenendo che siano pronti ad affrontare un’esperienza molto importante come Catania. Fidatevi, questi ragazzi faranno bene. Poi hanno molte motivazioni perchè sanno che giocare a Catania diventa un grande trampolino di lancio per loro. Inoltre le trattative le ha portate avanti una persona che conosco molto bene ed è Maurizio Pellegrino, un amico. Abbiamo giocato insieme a Catanzaro, vincemmo il campionato andando in Serie B. Ogni tanto lo seguo su Facebook. Un bravissimo ragazzo che è sempre stato serio e preparato, in gamba, umile” 

Forse la Serie C dovrebbe tornare a rappresentare un grande serbatoio a livello giovanile?
“Soprattutto adesso che, a seguito del Covid, le società sono state devastate a livello economico e sono tuttora in grande difficoltà. E’ difficile anche allestire un budget importante alle condizioni attuali. Specialmente per un club come il Catania che sta facendo tanti sacrifici. Ottenere giovani in prestito, tra l’altro, può consentire al Catania di beneficiare di bonus magari in base al numero di presenze e di gol. Personalmente ho sempre sostenuto che in Lega Pro sia di fondamentale importanza dotarsi di giovani di qualità con un mix di qualche giocatore esperto. Un pò come fa il Foggia, che potrebbe essere una mina vagante con il ritorno di Zeman”

Come vedi inserito il Catania nel contesto di un campionato che quest’anno si presenta più difficile del solito?
“Mamma mia. Ogni anno questo campionato è l’equivalente di una Serie B, adesso è proprio allucinante. Tolte un paio di squadre, sono tutte che potrebbero benissimo militare in categorie superiori. Catanzaro, Avellino, Taranto, Foggia, Palermo, Bari, Catania… c’è di tutto e di più. Ma sono anche piazze in cui se toppi qualche partita i calciatori non rendono. Viceversa l’entusiasmo dei tifosi ti trascina. Il Catania deve ragionare di gara in gara. Senza fare calcoli, consapevole che non c’è una sola partita facile in C. Il girone meridionale è sempre stato tosto, anche ai miei tempi. La squadra di Baldini adesso deve amalgamarsi, aspettiamo 9-10 giornate per capire dove potrebbe arrivare. In ogni caso i rossazzurri partono a fari spenti, non avranno la stessa pressione di formazioni dichiaratamente in lotta per la promozione”

Prossimo ostacolo per il Catania, la Paganese. Banco di prova importante.
“La Paganese ha già cambiato allenatore dopo due giornate. Evidentemente qualcosa non è andata per il verso giusto in termini di programmazione. Però se vai a vedere la rosa azzurrostellata ti accorgi che ci sono tanti calciatori d’esperienza come il bomber Castaldo. Negli ultimi anni la Paganese ha sempre lottato per la salvezza, adesso è arrivato un allenatore in gamba. Parliamo di una piazza particolare, tipo Cavese e Nocerina. Siamo a quei livelli. Per il Catania sarà un test di rilievo perchè ci sono pezzi da novanta nell’organico campano e sarà un bel banco di prova soprattutto per la difesa del Catania, che ha bisogno di tempo per crescere ed amalgamarsi forse più degli altri reparti”

Che ne pensi delle notevoli difficoltà societarie del Catania?
“Catania è una piazza importante, sprecata per la C. E’ sempre la stessa minestra. Però purtroppo ti devi confrontare con la realtà e gli attuali imprenditori stanno facendo sforzi notevoli per andare avanti. Se ci sono tifosi e addetti ai lavori che sostengono sia meglio ripartire da falliti, io dico assolutamente di no. Vincere il campionato di Serie D non è mica facile. Servono programmi, investimenti e gente competente per vincere in qualsiasi categoria. Meglio allora fare un campionato di transizione coi giovani e poi magari riesci piano piano a programmare, a realizzare qualche plusvalenza creando le basi per il futuro. Se riparti dalla Serie D azzeri i debiti ma non ti dà nessuno la garanzia di vittoria. Il Bari è ripartito dalla D e ancora oggi milita in C nonostante investimenti milionari effettuati negli ultimi anni” 

Massimo, in conclusione di cosa ti occupi adesso?
“Sono serenamente in pensione. Ho allenato per 10-11 anni a livello di Promozione ed Eccellenza. Sono fermo, se capita qualcosa magari ci penso ma non ho tanto entusiasmo in questo momento per tornare a fare calcio. Seguo questo sport senza impegno, vado in bicicletta, gioco a calcetto ma finisce lì. Va bene così. Difficile trovare progetti seri nel calcio”.

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