CATANIA: quando undici metri diventano un problema…

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Gli undici metri che separano il centro dell’area di rigore dalla linea di porta possono rivelarsi fondamentali per una squadra di calcio, consegnando sia gioie che dolori; lo sa molto bene anche il Catania che nel corso degli anni ha sbagliato e realizzato innumerevoli tiri dal dischetto. Come dimenticare il cucchiaio di Mascara ai danni di Julio Cesar e dell’Inter del triplete o l’incrocio dei pali colpito da Mazzarani nella sfortunata semifinale playoff contro il Siena? Purtroppo dopo la cessione di Ciccio Lodi (vero specialista dei calci da fermo) l’Elefante non è più riuscito a trovare l’uomo adatto per battere i tiri dal dischetto, finendo in una spirale negativa che già in questo inizio di campionato ha incominciato a fare la differenza.

Nella primissima parte di stagione infatti sono già stati fischiati 3 rigori in favore dei rossazzurri dei quali solamente 1 realizzato (dal brasiliano Reginaldo, ora in forza al Picerno). Se considerassimo anche la passata stagione i numeri diventano davvero impietosi con 4 rigori segnati su 10 disponibili (percentuale realizzativa del 40%). Ieri pomeriggio anche l’attuale miglior giocatore etneo si è dovuto arrendere alla statistica, facendosi parare il rigore da un Baiocco in stato di grazia e vanificando così il potenziale vantaggio sia numerico che psicologico. Spetterà al tecnico di Massa trovare una rapida ed efficace soluzione per risolvere un problema che potrebbe costare altri punti pesanti.

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