CATANIA: tra un gruppo da gestire e le questioni extra campo, le difficoltà del momento

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Impossibile negare l’evidenza. Il Catania è in difficoltà e le problematiche relative all’extra campo si ripercuotono negativamente sul rettangolo verde. Al di là dei limiti strutturali che la squadra ha evidenziato in questo avvio di stagione, fermo restando che quattro giornate di campionato non possono essere sufficienti per dare una valutazione a 360 gradi sul rendimento dei rossazzurri e le loro potenzialità effettive. Attualmente la classifica piange, in attesa della penalizzazione che toglierà ulteriori punti al Catania. Diventa necessario, dunque, reagire a prescindere dal valore intrinseco dell’avversario di turno. Gestire un gruppo composto anche da giovani e calciatori alle prime esperienze tra i professionisti non è facile soprattutto perchè ti chiami Catania e la piazza è esigente. Per i tifosi, chiedere di pazientare ancora significa prolungare un’attesa che dura da anni. Anni di amarezze, bocconi amari, illusioni, false speranze. Catania vuole tornare a sorridere, farlo con una proprietà solida e prospettive rosee per il futuro come la piazza merita.

Le questioni societarie sono sotto gli occhi di tutti, il Catania ha un’esposizione debitoria assai rilevante e la Sigi prosegue l’affannosa ricerca di nuovi investitori dopo il mancato passaggio di consegne a Joe Tacopina e tanti altri no ricevuti. Gli stessi no che il Direttore dell’Area Sportiva Maurizio Pellegrino ha incassato innumerevoli volte in sede di calciomercato.Inutile nascondere che, malgrado la buona volontà di mister Francesco Baldini, non è possibile isolare completamente i calciatori dalle vicende extra campo. Il tecnico di Massa, dal canto suo è chiamato a spronare i ragazzi trasmettendo loro la giusta mentalità. Perchè sono professionisti e indossano una casacca importante. Le dichiarazioni rilasciate dal laterale sinistro Giovanni Pinto sono state lette da più parti come una preannunciata richiesta di cessione a gennaio. In realtà il procuratore ha chiarito tale aspetto ai nostri microfoni, lasciando intendere che il futuro di Pinto e di qualsiasi altro giocatore sia strettamente legato alle evoluzioni societarie, non avendo chiesto di essere ceduto.

E la richiesta di sequestro conservativo della curatela fallimentare della Catania Servizi nei confronti del Calcio Catania non lascia dormire sonni tranquilli, perchè ci sono in ballo circa 3.5 milioni di euro. Possibile che, alla fine, non vengano accertate responsabilità riconducibili all’attuale proprietà tirando un bel sospiro di sollievo. Viceversa sarebbero guai grossi, in aggiunta ai già noti problemi con i creditori pubblici e privati che battono cassa. Entro i primi di ottobre sapremo. Nel frattempo continua a tenere banco la possibilità concreta di concedere in affitto buona parte del centro sportivo Torre del Grifo Village, come preannunciato dall’Amministratore Unico Nico Le Mura mentre la Sigi può prendere fiato in merito alla sospensione degli adempimenti fiscali e contributivi previsti per questo mese, ottobre e dicembre. Ma lo scenario resta quantomai complesso, dovendo gestire il doppio binario campo-extra campo con comprensibile difficoltà ed una tifoseria che non aspetta altro che solide certezze.

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