Dalla Sigi avevano lasciato intendere che il Catania non avrebbe avuto problemi ad onorare le scadenze federali. A cominciare dal 2 agosto. Invece, quando sembrava quasi certo che il termine in questione sarebbe stato rispettato, ecco la sorpresa: l’impossibilità del club rossazzurro “a causa di un pignoramento subito per effetto di debiti pregressi”. Affinchè si arrivi a tale atto giuridico, la notifica del titolo esecutivo e del precetto giunge prima di almeno un mese/un mese e mezzo. C’era tempo a sufficienza, dunque, per tamponare in qualche modo la falla. Oltretutto il Catania avrebbe potuto approfittare del fatto che gli obblighi federali legati al pagamento di Inps e Irpef sono stati prorogati alla metà di settembre. Evidentemente non è bastato ed il Catania, adesso, si trova costretto ad iniziare la stagione 2021/22 con punti di penalizzazione sul groppone. Ancora una volta, dopo la partenza ad handicap dello scorso anno. La società rossazzurra paga in particolare la questione dei debiti transatti e scaduti che ammontano, attualmente, a circa 4 milioni di euro.
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