In collegamento con la trasmissione sportiva Corner, su Telecolor, il Direttore dell’Area Sportiva Maurizio Pellegrino ha fatto chiarezza relativamente ad alcuni aspetti:
“E’ chiara la difficoltà nel portare a Catania qualche giocatore. Poi le scelte dei procuratori fanno la differenza purtroppo. Non è solo un aspetto economico perchè le trattative devono basarsi soprattutto sul valore tecnico e spesso il rapporto non è compatibile. E’ un lavoro estremamente complicato sul mercato, vanno riconosciute le nostre difficoltà e non ci vergognamo. Siamo figli del momento difficile. Chi è bravo, lotta, ci mette la faccia e va avanti continuando a tenere vivo questo motore. Chi invece pensa di dover ammainare è libero di farlo. Non è il mio caso, nè di tutte le persone che mi stanno vicino”.
“Se Calapai, Pinto, Maldonado e Piccolo hanno chiesto di essere ceduti? Assolutamente no, smentisco categoricamente questa stupidaggine. Nessuno di loro ha richiesto di andar via, mostrando voglia di rimanere, attaccamento e di portare a compimento la causa del Catania. Poi che i giocatori del Catania siano richiesti fa piacere. Abbiamo fatto e faremo le risoluzioni a calciatori che non rientrano nei nostri piani. Il Catania deve liberare almeno altri tre giocatori per prenderne un altro. Ripeto, le difficoltà ad intervenire sul mercato non mancano ma io non credo ci siano società che investono tanto, sono veramente poche. Siamo in grande difficoltà nel poter investire in un progetto tecnico e portare avanti un programma ambizioso. Però dobbiamo cercare di essere più equilibrati e lucidi possibili se vogliamo che questa società continui a vivere e lottare”.
“Dall’esterno provano una certa ammirazione per il Catania, dicono sempre che non moriamo mai e l’iniziativa dei tifosi non è stata strutturata al massimo ma rappresenta un patrimonio impressionante. Noi stiamo esasperando troppo in negativo. Non credo che le difficoltà siano colpa di una società che ha avuto il coraggio d’investire e di mettersi in gioco su una situazione che poi si è complicata strada facendo per tanti motivi. Se riusciamo a sensibizzare tutti a tenere viva questa società con più equilibrio sono convinto che l’investitore prossimo possa arrivare e anche a breve“.
“Piccolo non è stato bene in settimana, vuole rimanere a tutti i costi. Omettere la disponibilità di un giocatore per non dare un vantaggio agli avversari ci può stare, la cosa ha scatenato un putiferio ma noi da questo punto di vista siamo sempre stati un libro aperto. La comunicazione che abbiamo utilizzato quest’anno credo si possa realmente definire tale, tutti i giocatori sono andati a parlare dappertutto, emettendo comunicati stampa e rendendo noti gli infortunati. Credo sia un atto dovuto nei confronti dei tifosi, gli altri anni non mi sembra sia stata una comunicazione così libera e sincera”.
“Abbiamo pensato di poter valorizzare finalmente qualche ragazzo, cercheremo ancora di portare avanti questo progetto. Senza risorse fai più fatica, ecco perchè noi non possiamo parlare di vittoria, promozione o di ammazzare il campionato perchè non siamo in grado di farlo. C’è un aspetto economico che non è sereno, anzi piuttosto preoccupante per tutti gli impegni ancora da affrontare ma bisogna andare avanti, sperando che ci diano anche la possibilità di poter fare gioire la gente con le vittorie e le prestazioni. Dopo Vibo è accaduto un aspetto assolutamente ingiustificato, una brutta prestazione. Reginaldo e Giosa erano scesi in campo a Vibo ma attendevamo di dare la possibilità a questi ragazzi di trovare squadra prima di fare le risoluzioni. Sono dinamiche di mercato”.
“Borriello? E’ un 2005 che deve ancora lavorare tanto, crescere. Ha una prospettiva importante così come Flavio Russo, Frisenna, Bianco, Cataldi, Greco. Sono tutti ragazzi che saranno delle sorprese, sono convinto che possano dare tanto al Catania. Udoh, Negro, Firenze? Udoh è molto interessante, l’Olbia però chiedeva 400mila euro e non sta nè in cielo nè in terra. Sono tutte trattative legate a metodi di contatti che possono più o meno sfociare in cose positive. Non si parla di acquisti, nè di prestiti onerosi ma di opportunità. In questo momento i calciatori – sono sincero – quando sentono Catania sono un pò preoccupati. Catania-Fidelis Andria? Sabato mi aspetto una prestazione da Catania, mi prendo io la responsabilità di quello che dico. Abbiamo il dovere di pensare al calcio giocato e dare ai ragazzi la giusta serenità. Già da sabato vogliamo avvicinarci alla gente che ha tanto bisogno della propria squadra. Rosaia? Presto ufficializzeremo il suo rinnovo, comunque ancora da definire dal punto di visa contrattuale“.
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