Catania che esce con le ossa rotte dalla trasferta di Monopoli. I rossazzurri non hanno dato seguito all’incoraggiante performance di Coppa Italia con la Vibonese, cedendo di schianto in occasione del match più importante, valido per l’esordio in campionato. Male la squadra di Francesco Baldini che ha evidenziato lacune significative, cali di concentrazione inaccettabili ed un livello di preparazione atletica deficitario. Il 3-0 di Monopoli è anche figlio di un pizzico di sfortuna su alcuni episodi che avrebbero potuto modificare l’economia della gara. D’altronde, statistiche alla mano, le due squadre si sono sostanzialmente equivalse per numero di occasioni prodotte ma al Catania è mancata la necessaria cattiveria agonistica e l’avversario, con cinismo, maggiore grinta, attenzione, intensità ed una manovra più ordinata ha capitalizzato al meglio le chance a disposizione. L’Elefante ha pagato gli errori madornali sui gol presi e sprecato alcune ghiotte opportunità per andare a segno. Inevitabilmente, però, pesa come un macigno il 3-0 sul groppone.
Mister Baldini si aspettava qualcosa di molto diverso ed ha avuto l’onestà intellettuale di riconoscere che bisogna migliorare tanto e fare gruppo al più presto, rimpiazzando le partenze eccellenti che hanno indebolito il Catania. Una squadra, quella rossazzurra, che al momento sarebbe la sesta per valutazione complessiva della rosa nel girone C (fonte Transfermarkt). Tanti giovani compongono l’organico e necessitano del giusto tempo per proseguire il loro percorso di crescita. Ma è soprattutto dai calciatori più esperti che ci si può e deve attendere di più. Luca Calapai, in questo senso, si è pubblicamente assunto la responsabilità della cattiva prestazione offerta a nome dei “grandi” dello spogliatoio. La sconfitta sonante brucia ed è normale che un pò di scoramento sia presente ma il mister, già da lunedì, lavorerà a fondo per ricompattare la squadra. In attesa che la dirigenza effettui le ultime operazioni di calciomercato.
In questo contesto la tifoseria è ansiosa per le vicende extra campo che, inevitabilmente, non fanno dormire sonni tranquilli. Proprietà e tifosi sono molto distanti, la gente chiede al solito trasparenza e chiarezza sul presente e futuro del club. I lati oscuri non mancano ed il clima al veleno che si respira coinvolge gli stessi tifosi, divisi al loro interno come parte della stampa. Nessuno rema nella medesima direzione, l’incertezza societaria rischia di avere ripercussioni serie sull’intero ambiente. Ma non si commetta l’errore di creare alibi per i giocatori. Sono loro che scendono in campo e, quindi, i principali protagonisti della scena. Sono loro che hanno indossato la maglia rossazzurra sabato con gli esiti sopra citati. Ognuno, dunque, si assuma le responsabilità della brutta sconfitta di Monopoli, dalla società ai calciatori. Maturando la consapevolezza che c’è già l’occasione per il riscatto immediato: l’impegno casalingo con la Fidelis Andria. Il Catania è chiamato a rispondere subito, sul campo, alle critiche aspre di queste ore.
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