In casa Catania situazione legata all’extra campo da monitorare costantemente. Prosegue il percorso ad ostacoli rappresentato dal pagamento dei debiti scaduti e non ancora onorati, con i creditori sempre in pressing per far valere legittimamente le proprie ragioni, oltre che dal rispetto delle prossime imminenti scadenze federali. Si va verso la risoluzione del nodo stipendi non pagati ai primi d’agosto (per i quali scatterà comunque una penalizzazione in termini di punti in classifica). Entro il 16 settembre però dovranno anche essere pagate le ritenute Irpef ed i contributi del Fondo Fine Carriera relativi agli emolumenti dovuti a tesserati, dipendenti, collaboratori addetti al settore sportivo, staff tecnico, societario e dirigenziale. Nei giorni scorsi l’avvocato Giovanni Ferraù, in conferenza stampa, ha parlato dell’ingresso di nuovi soci e di altri che subentreranno in un successivo momento. Le interlocuzioni, in questo senso, proseguono senza grossi sussulti. Si avverte sempre la necessità di accogliere un investitore forte che possa definire un piano industriale di rilancio del Calcio Catania. Nel frattempo Sigi va avanti con le proprie risorse, portando avanti una politica di contenimento dei costi di gestione.
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