E’ accaduto frequentemente che il Palermo abbia espresso manifestazioni di stima, interesse concreto, intavolato e portato a termine trattative con giocatori di proprietà del Catania negli anni. In molti casi si possono evidenziare aneddoti particolari. Dal 2006 in poi, ricordiamo quando i rosanero sono riusciti a strappare il sì di Fabio Caserta e Matias Silvestre. In entrambe le circostanze fece tanto rumore il passaggio di due giocatori-simbolo del Catania nella sponda “rivale” della Sicilia. La cessione di Caserta scatenò vibranti polemiche. L’allora dirigente rossazzurro Pietro Lo Monaco si scagliò contro il centrocampista – oggi allenatore del Benevento – a suo dire non avendo fatto nulla per evitare il trasferimento, a seguito di presunte richieste economiche eccessive sul contratto proposto dal Catania. Caserta, invece, al contrario puntò il dito contro Lo Monaco. Una vicenda che ancora oggi, nonostante siano passati 15 anni, fa discutere.
Che dire, poi, dell’addio al Catania di Silvestre? Fu una botta tremenda da digerire per i tifosi rossazzurri la perdita dell’ex capitano. Dichiarazioni come “Sicuramente il Palermo per me sarà una vetrina più importante del Catania”, “Certo che voglio vincerlo (il derby) e fare felici i tifosi del Palermo”, o ancora “L’obiettivo del Palermo è quello di battere il Catania, scavalcarlo in classifica e terminare la stagione all’ottavo posto” non fecero affatto piacere sotto l’Etna. Inoltre il popolo rossazzurro non ha mai perdonato il saltello al coro dei supporter palermitani “Chi non salta è catanese” del tecnico Walter Zenga, che non di rado, a mezzo stampa, si rammarica per avere lasciato Catania nel 2009. Esempi di corteggiamenti del Palermo nei confronti di tesserati del Catania ce ne sarebbero a bizzeffe. Andando indietro nel tempo, ricordiamo l’attaccante Luca Lugnan che avrebbe tanto desiderato rinnovare il contratto col Catania ma, una volta scaduto l’accordo, disse sì ai rosanero.
In tempi più recenti, Gonzalo Bergessio arrivò a sedersi al tavolo delle trattative con l’ex Presidente Maurizio Zamparini ma prevalse il cuore rossazzurro del ‘Toro’, il quale non se la sentì di “tradire” i fan catanesi. No secco ai cugini anche da parte di altri argentini, Nicolas Spolli e Cristian Llama. Indimenticabile, inoltre, la frase “Mai al Palermo” pronunciata da Marco Biagianti. Oppure il rifiuto di Francesco Lodi e quello di Vincenzo Montella, quando l’allenatore di Pomigliano d’Arco preferì accettare la proposta della Fiorentina. Adesso è il turno di un altro calciatore che si appresta a salutare il Catania per sposare il progetto Palermo, Jacopo Dall’Oglio. In questo caso più che altro per la necessità da parte del club etneo di fare quadrare i conti. Un sacrificio inevitabile che costringerà il Catania a reperire sul mercato un sostituto all’altezza e conferma una sorta di predilezione del Palermo nei confronti di tesserati rossazzurri.
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