A proposito della crisi del calcio siciliano a cui faceva riferimento anche Pino Rigoli ai nostri microfoni, il presidente del Palermo Dario Mirri rilascia alcune dichiarazioni interessanti al quotidiano Repubblica:
“Palermo, Catania e Messina dalla serie A alla C? Significa che la Sicilia non è andata avanti. Le squadre rappresentano la parte produttiva delle città e le città siciliane non offrono opportunità di investimenti. Il tema è quello dell’appetibilità della Sicilia e la nostra è una regione nella quale è difficile fare. Gli investitori preferiscono puntare sullo Spezia o sul Modena piuttosto che sul Palermo o il Catania. Questa regione non dà opportunità. È il campionato delle nobili decadute? Sì, è così. Al Nord ci sono città medio piccole al Sud grandi città che hanno fatto la storia del calcio. Quelle mancanze di opportunità che dicevamo per la Sicilia si possono allargare a tutto il Sud. In Italia il Sud resta lontano dal Nord e anzi il divario si va accentuando. Nessuno è disposto a rischiare. È molto più facile parlare e criticare ma senza poi fare. I tifosi, come è giusto che sia, fanno i tifosi, ma gli imprenditori fanno gli imprenditori e l’aiuto da parte dell’impresa locale viene a mancare. A Catania 20 soci locali hanno dato vita alla Sigi, a Palermo questo non accade. Da noi non ci si unisce, ma piuttosto ci si divide”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***